Market Update - Inflazione accelera nella zona euro
Le borse però sembrano risentire dei timori sull'accordo commerciale e dell'attesa dei dati sui Non Farm payrolls.
Borse europee in positivo stamane dopo le trimestrali delle banche del Vecchio continente. Il sentiment appare un po' frenato però, probabilmente in vista dei dati sui Non Farm Payrolls di questo pomeriggio e delle indiscrezioni in tema commerciale.
Riguardo al primo punto, dopo la Fed e la BoE, gli investitori potrebbero guardare con maggiore attenzione ai dati macro. Pertanto delle figure migliori delle attese dal mondo del lavoro (ora a 180 mila unità), potrebbero continuare ad ridurre le aspettative di un taglio dei tassi della Fed, cosa che tra l'altro non abbiamo mai pensato. Anzi, a questo ritmo la Fed potrebbe addirittura tentare di ritoccarli al rialzo a dicembre, in vista di un recupero dell'inflazione, unico parametro al momento che sembra pesare di più nelle scelte della Banca centrale statunitense. Proprio la crescita dei salari potrebbe aiutare a chiarire questi timori.
Intanto, nella notte il New York Times ha riportato che la Cina non avrebbe inserito il tema della cyber security nell'accordo finale. A questo punto, non resta che attendere l'evoluzione della materia la prossima settimana quando la delegazione cinese sarà a Washington.
In Europa, secondo le stime preliminari il tasso d'inflazione di aprile ha accelerato più delle attese, probabilmente grazie a delle componenti stagionali legate alla pasqua oltre che a qualche effetto iniziale del balzo del petrolio di inizio anno.
In deciso rialzo anche il dato core, che ha registrato la variazione più alta da due anni.
Sui mercati, il cambio EurUsd continua a scendere nonostante il dato sull'inflazione più alto delle attese. Il cambio risente della forza del dollaro che ha recuperato verso le principali valute dopo il meeting Fed, fatta eccezione per lo yen.
Wall Street potrebbe tentare di lasciarsi andare a una sana correzione sulla scia delle nuove notizie, soprattutto ora che la stagione delle trimestrali volge al termine. Il supporto importante passa per 2.780 punti, ovvero un 4% sotto i livelli attuali
Petrolio sotto pressione in scia ai timori di un aumento dell'offerta dovuta all'aumento della produzione in alcuni Paesi che non viene compensata dalle tensioni in Venezuela. Non si scalda l'oro, che nonostante qualche avvisaglia di risk off risente della forza del biglietto verde.
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