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Istituti del credito europei pronti al giudizio dell’Eba. Intanto qualche anticipazione paventa uno scenario positivo per le realtà italiane.
L’autorità bancaria del Vecchio Continente renderà noto alle 18:00 di oggi l’esito degli stress test condotti su 48 istituti (il 48,7%) tra le realtà bancarie europee, di cui 37 vigilati dalla Bce.
A seguito delle recenti vicende che hanno penalizzato il comparto del credito del Bel Paese, le banche italiane sono da principio tra i grandi osservati speciali.
Eba: più rischi che in passato per il settore bancario
Con cadenza biennale, l’autorità europea monitora la resilienza e la solidità patrimoniale bancaria coi propri test. Obiettivo dell’analisi, prevenire che la fragilità di un istituto possa minacciare la tenuta del sistema nel suo insieme.
L’Eba non ha facoltà di bocciare o promuovere un istituto di credito, ma offre la base di analisi alle decisioni della banca centrale europea. A inizio dicembre la Bce effettuerà infatti la propria valutazione sugli Srep, i requisiti minimi di capitale, partendo proprio dal risultato degli stress test.
Eba: analisi di scenario e decisione sugli istituti italiani
Rispetto al 2016, lo scenario di riferimento risulta oggi meno accomodante, sia su scala mondiale, che a livello europeo.
Tra i rischi evidenziati dall’autorità vi sono: la ripresa dei premi al rischio sui mercati finanziari globali, il calo della redditività bancaria legato alle sfide strutturali, i rischi di liquidità per il settore finanziario non bancario e la sostenibilità del debito sia pubblico che privato.
Da attese, nessun istituto italiano dovrebbe mostrare criticità rilevanti. A pesare sul patrimonio di prima qualità (Cet1, centrale per l’analisi che effettuerà la Bce) potrebbe essere l’aumento dello spread registrato negli ultimi periodi, che deriva da un incremento dei rendimenti dei titoli di stato decennali italiani e, dunque, da una loro minore appetibilità sul mercato. I BTP, detenuti in larga parte dalle banche del Bel Paese, sono tra le prime voci a composizione del Cet1.
L’Eba su Deutsche Bank
Interessante sarà vedere il trattamento tenuto dall’Eba sui titoli illiquidi, specie per le realtà di credito francesi e tedesche. Nel caso di specie, Deutsche Bank dovrebbe aver superato i test, nonostante la pressione derivante dalla bocciatura ottenuta dalla Fed negli stress test americani lo scorso giugno.
Tra gli istituti di credito italiani interessati dalla review europea, Intesa Sanpaolo., Unicredit, Ubi banca e Banco BPM; assente nella lista banca Monte dei Paschi di Siena, già richiamato ad un aumento di capitale precauzionale.
In una giornata positiva per le borse di tutto il mondo, anche il comparto bancario italiano tiene bene: Intesa segna a metà mattina +1,5%; UniCredit +2%; Ubi +2,5%; BPM +3,5%.