Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.
Bolsonaro vince le presidenziali in Brasile e l’estrema destra arriva a San Paolo, portando con sé scontri tra le piazze. Tra le prime voci in agenda del neo premier, il programma di pulizia politica, la linea rigida contro il crimine locale e, più in generale, la riduzione del peso dello stato negli affari locali.
Jair Messias Bolsonaro, 63enne, ex militare, noto per una politica filo xenofoba, darà il via al porprio mandato il primo gennaio 2019, dopo un ballottaggio trionfale che l’ha portato al primo posto col 55,2% dei voti. Sconfitto il rivale, Fernando Haddad, il candidato di sinistra del Pt. Il Pt è stato a capo del Brasile lungo 13 degli ultimi 15 anni. La precedenze presidenza, quella di Dilma Roussef, fu costretta alle dimissioni nel 2016 a fronte della drammatica recessione che colpì il paese e alla luce di uno scandalo si corruzione che ha coinvolto molti esponenti politici.
Brasile: la politica di Bolsonaro e le preoccupazioni dei mercati
Dopo la fine della dittatura militare in Brasile, perdurata dal 1694 al 1985, Bolsonaro sarà il primo candidato con un passato nelle forza armate ad ottenere la leadship del paese. Secondo anticipazioni, diversi ministeri chiave andranno anch’essi ad ex militari, così come presumibilmente la vice-presidenza.
L’attenzione della piazza si concentra ora sulle politiche populiste annunciate dall’ex capitano dell’esercito in sede di campagna elettorale, volte a fare piazza pulita tra gli oppositori politici. Preoccupano invece i commenti denigratori fatti dal futuro presidente verso donne, omosessuali e minoranze etniche.
Nella sua prima dichiarazione pubblica, Bolsonaro si è detto “difensore della democrazia e della Costituzione” col fine di “cambiare il destino del Brasile”. Il tutto, garantendo però la convivenza di "opinioni, colori e orientamenti diversi".
Secondo il nostro analista, Vincenzo Longo, il real potrebbe continuare a beneficiare della notizia, con il cross USD/BRL che potrebbe stabilizzarsi verso l'area di 3,30-3,35, minimi di aprile. "Dopo anni di scandali politici e giudiziari, il Paese potrebbe voltare pagina e gli investitori sembrano crederci vista la tendenza dell'indice Bovespa e del real degli ultimi mesi", prosegue Longo, che precisa però come "i rischi per i mercati emergenti in generale rimangono alti, man mano che la Fed continua ad alzare i tassi d'interesse e con le tensioni commerciali che rimangono alte".