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Brusco risveglio per gli asset italiani dopo le ultime notizie circa la nota di aggiornamento al Def che dovrebbe essere rilasciata entro oggi.
Brusco risveglio per gli asset italiani dopo le ultime notizie circa la nota di aggiornamento al Def che dovrebbe essere rilasciata entro oggi. Secondo quanto dichiarato dai due vice premier, Di Maio e Salvini, ci sarebbe un'intesa di massima per uno sforamento della soglia del 2% del deficit/Pil per il 2019, con il livello che dovrebbe stabilizzarsi intorno al 2,4%, ben sopra all'1,6% voluto dal Ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
Un aspetto questo che ha spaventato gli investitori che temono per la tenuta dei conti visto l'enorme debito pubblico che attanaglia il paese. Intanto il Mef ha smentito in una nota le dimissioni di Tria, nonostante le pressioni del governo ad andare avanti con un deficit così ampio. Non resta che attendere a questo punto il pomeriggio, probabilmente dopo le 18, quando è convocato anche un Consiglio dei Ministri.
Intanto il Tesoro si prepara a collocare 4 mld di BTp, equamente distrubuiti sulle scadenze a 5 e 10 anni. E' uno degli importi più bassi degli ultimi anni, a dimostrazione del fatto che il Tesoro già a inizio settimana temesse un'impennata dei rendimenti in corrispondenza della pubblicazione del Def.
Dopo le notizie di stamane, i rendimenti sono saliti lungo tutta la curva, con il titolo a due anni che ha visto lo yield avvicinarsi all'1% dallo 0,72% della chiusura di ieri. Male anche il decennale con il rendimenti arrivati a lambire la soglia del 3% e con lo spread verso Bund balzato a 246 punti base.
Piazza Affari è la peggiore in Europa, con un calo che è arrivato anche al 2%. Com'è lecito attendersi, le vendite che hanno colpito principalmente i titoli bancari, tra cui Intesa Sanpaolo, fino a qualche istante fa il peggior titolo del listino. La volatilità continuerà ad interessare tutti gli asset italiani ancora fino a domani, almeno.
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