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Particolarmente importante saranno i numeri con cui un partito o l'altro si aggiudicheranno le due camere del Congresso, dato che potrebbe rendere più difficoltoso il processo legislativo dell'amministrazione Trump.
Sui mercati crediamo che la vittoria della Camera da parte dei Democratici sia gran parte nei prezzi, pertanto potremmo assistere a una reazione negativa sia del dollaro che dei mercati azionari, circoscritta però nel tempo e nell'entità. Il mantenimento della camera da parte dei repubblicani rapprensenterebbe certamente una sorpresa che potrebbe invece alimentare acquisti sia sull'azionario che sul biglietto verde.
Intanto il mood risente della brutta ondata di dati macro arrivata stamane dagli indici PMI dei servizi di ottobre, che si sono confermati ai minimi da due anni. Particolarmente brutti i dati italiani, con il Belpaese che rimane l'unico in territorio di contrazione ad ottobre. Male un po' tutte le sottovoci, da quelle degli ordini a quelle dell'occupazione. Seppur il contesto di rallentamento sia condiviso in Europa, l'Italia peggiora a un ritmo più importante rispetto agli altri Paesi, riflettendo una maggiore sfiducia degli investitori e delle imprese circa la situazione politica ed economica.
Proprio l'Italia si conferma anche oggi fanalino di coda in Europa, dopo le rinnovate tensioni espresse ieri dai Ministri delle Finanze della zona euro sull'elevato debito. Dal canto suo, il ministro Tria ha confermato che il governo andrà avanti con la proposta già fatta senza alcuna modifica. Le tensioni sul Paese potrebbero essere dovuto anche ai diverbi all'interno della maggioranza sul decreto sicurezza, su cui la fiducia potrebbe essere chiesta oggi al Senato. Lo spread Btp Bund è tornato a rivedere i 300 punti base, e potrebbe presto tornare verso i massimi di periodo a 330 pb.