Vai al contenuto

I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati turbo sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio.

Turchia ancora forti pressioni, lira debole

Le tensioni sul Governo di Ankara sono ancora forti, Stati Uniti preparano nuove sanzioni

ig_trading_floor_3

La Turchia non riesce a trovare una soluzione alle tensioni finanziarie. Dopo le bocciature da parte delle agenzie di rating (Moody’s e S&P’s) che hanno portato la valutazione sul debito a lungo termine turco ben sotto il livello di “spazzatura” è arrivata l’ennesimo ultimatum da parte dell’amministrazione Trump per il rilascio del pastore statunitense Andrew Brunson accusato da Ankara di essere complice nel tentato colpo di stato contro Erdogan del 2016. Secondo l’intelligence turca Brunson sarebbe stato una delle spie più fidate dell’imam Fetullah Gulen, esiliato politico negli Stati Uniti e acerrimo rivale di Erdogan. Il negato rilascio del pastore potrebbe costringere Washington a lanciare nuove sanzioni economiche contro la Turchia.

La Turchia intanto cerca di appoggiarsi ai suoi “nuovi” alleati. Il Qatar ha instaurato una linea di credito per la Turchia tramite un currency swap per fornire liquidità al paese. Tuttavia Erdogan deve trovare altre soluzione per allentare le tensioni finanziarie e il forte deflusso di capitali. L’autoritario presidente turco ha già negato la possibilità di ricorrere al programma di aiuti del Fondo Monetario Internazionale e di introdurre misure di controllo sulla circolazione dei capitali.

Unica soluzione possibile rimane l’azione della banca centrale turca ovvero con un ingente aumento dei tassi d’interesse (al momento al 19%). L’economia turca viaggia su una strada molto pericolosa. Per mantenere una crescita del PIL superiore al 5% Erdogan tollera un tasso di inflazione al 16% mettendo sotto pressione il governatore dell’istituto centrale turco per non rialzare i tassi.

Riteniamo che il rialzo dei tassi sia inevitabile. Ci aspettiamo un possibile recupero della lira turca nel medio/breve periodo con il cambio USD/TRY che possa tornare verso i supporti a 5,70 (obiettivo ribassista a 5,10 in caso di cedimento di 5,70). Attenzione che nel brevissimo le tensioni potrebbero essere ancora alte e non ci stupirebbe rivedere l’USD/TRY anche a 6,50.

 

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.