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Utili del terzo trimestre in crescita del 17,7% e ricavi complessivi in aumento di oltre sette punti percentuali: sono queste alcune cifre che il principale indice statunitense S&P 500 dovrebbe mostrare al mercato a partire dalla fine di questa settimana, nella penultima stagione dei risultati aziendali.
Wall Street pronta agli utili Q3
Entrati nel vivo del mese di ottobre, il mercato americano apre le porte ai dati societari. Con un calendario già ben scadenzato, i principali timori sulla bocca degli investitori sono legati all’impatto che le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina potranno avere sulla crescita (e sull’intero mercato), all’effetto che il rafforzamento del dollaro americano avrà sui business societari a stelle e strisce e all’incertezza annessa alla precaria stabilità politica dell’Eurozona.
Tra le altre, venerdì 12 ottobre sarà la volta di Wells Fargo, JP Morgan Chase e Citigroup.
Guardando ai risultati del secondo quarto di 2018, gli utili sono aumentati del 27%, mentre le vendite sono salite dell'11%; contestualmente, i margini di profitto delle società hanno raggiunto un nuovo massimo storico dell'11,4%. A confermare un sentiment attualmente ancora positivo sull’equity statunitense, i profitti delle realtà americane continuano a salire più rapidamente rispetto ai movimenti dell’indice S&P 500, segno che il mercato rialzista deve la sua forza più agli utili societari che non a fattori di eccessiva liquidità esterna o ad operazioni massive di buyback di azioni.
Complessivamente, i guadagni per l’anno 2018 sono previsti in aumento del 21% rispetto al 2017, con i prezzi del petrolio che dovrebbero dare una spinta rilevante al settore energetico e i tagli alle imposte statunitensi che contribuiscono e contribuiranno nel breve termine a migliorare le prestazioni dell'S&P 500.
View di breve positiva sulle realtà Usa
Se si guarda al solo terzo trimestre, a partire dallo scorso maggio le stime sono state costantemente riviste al ribasso. Non è da escludere che l’annuncio degli utili possa invece stupire positivamente il mercato, che reagirebbe, in tal caso, con nuovi movimenti positivi sul fronte azionario statunitense. La view sull’equity a stelle e strisce resta infatti positiva, seppur calante rispetto ai ritmi cui si è abituato il mercato negli ultimi periodi. La decisione di Amazon di aumentare il salario minimo a $15 l'ora potrebbe inserirsi in tale ottica: innescare una serie di aumenti per il settore al dettaglio ed aumentare il livello delle spese da parte dei consumatori, con impatto diretto sull’economia reale.