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Avvio in ribasso per l’Europa all’indomani del Consiglio europeo

Torna il pessimismo sugli azionari globali dopo il flop del farmaco antivirale sviluppato da Gilead Sciences. In Europa, il focus ora è sulla riunione della Commissione del 6 maggio, dove si discutono i dettagli del Recovery Fund

Bandiera europea Fonte: Bloomberg

Il Recovery Fund è una realtà, ma ancora in corso di definizione. Il Consiglio europeo di ieri ha infatti approvato la creazione di un fondo di debito garantito da risorse comunitarie, in vista della ripartenza post-coronavirus, ma per i dettagli bisognerà aspettare la riunione della Commissione europea del 6 maggio.

Secondo il commissario europeo Paolo Gentiloni, i prestiti garantiti dal fondo potrebbero avere una durata di 30-40 anni, mentre il totale deve ancora essere definito – ma si parla di circa 1.500 miliardi di euro. “'Dovrà esserci un giusto equilibrio tra prestiti agli Stati e sovvenzioni finanziarie”, ha specificato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a margine del vertice.

Quanto al Mes, Gentiloni si dice soddisfatto: “Non mi sembra la troika”, ha dichiarato, commentando il fatto che le uniche condizioni richieste per l’accesso al credito riguarderebbero la destinazione dei fondi, da impiegare in spese sanitarie. I 240 miliardi in capo al Mes, insieme ai 200 miliardi della Bei e ai 100 del programma Sure, saranno operativi da giugno.

Come si è conclusa la giornata sui mercati asiatici?

In Giappone gli indici di Borsa scontano la cattiva notizia che ha affossato anche Wall Street in chiusura, ovvero il flop del farmaco antivirale sviluppato da Gilead sciences, che alla fine della scorsa settimana aveva fatto schizzare le azioni dell’azienda. Sull’azionario, il Nikkei ha perso lo 0,86% a 19.262 punti e il piu' ampio Topix ha perso lo 0,33% a 1.421,29 punti. Inoltre, sale la preoccupazione in Giappone anche in considerazione di un possibile aumento dei contagi spinto dall’avvicinarsi della festività della Settimana Dorata.

Chiude poco tonica anche la Cina, con Shanghai che perde l’1,06% e China A50 a -0,66%. Secondo un’indiscrezione trapelata dalle colonne del Financial Times, infatti, pubblicata per errore dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il farmaco si sarebbe rivelato inefficace nel trattamento dei pazienti affetti da Covid-19.

Leggermente sotto la parità anche Hong Kong (-0,07%) e la Corea del Sud (-1,34%).

Le ultime notizie dagli Usa

Il crollo delle speranze nel farmaco di Gilead Sciences (che perde il 4,34% sul Nasdaq) ha spinto al ribasso gli indici Usa mentre Wall Street si avviava verso la fine della sessione di scambi, provocando una chiusura contrastata.

Intanto, la Camera dei Rappresentanti ha approvato in ultima lettura il pacchetto di aiuti economici per quasi 500 miliardi di dollari, destinati al supporto del sistema sanitario e alle piccole e medie imprese. La notizia, insieme al calo dei nuovi disoccupati in Usa nell’ultima settimana (4,4 milioni, 180 mila in meno rispetto al dato precedente), aveva provocato un certo ottimismo su Wall Street, ma l’allontanarsi della possibilità di una ripresa economica a “V” (che gli analisti ritengono possibile, in presenza di un vaccino o di un farmaco efficace ai fini del contenimento del virus) ha spinto i futures in ribasso.

Torna a salire il prezzo del petrolio: il Wti è rimbalzato a 17,55 dollari al barile mentre il Brent viaggia a 21,74, soprattutto dopo la notizia che la Cina avrebbe iniziato a stoccare scorte di greggio, approfittando dei prezzi ai minimi storici.

Come si prospetta la giornata in Europa?

La pesantezza dei futures di Wall Street si riflette anche sull’apertura delle Borse europee. Piazza Affari apre in ribasso dell’1,47%, spinta dal comparto petrolifero (Saipem -2,52, Eni -2,08) a causa della crisi petrolifera e delle cattive prospettive di crescita (in serata è atteso il giudizio di S&P sull’Italia), ma scendono anche le banche con UniCredit a -2,77% e Bper in perdita del 2,62%.

Male anche il resto dei principali listini europei: Parigi viaggia in calo dell’1,40%, Francoforte perde l’1,69%, Londra segna -1,19% e Madrid -1,98%.

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