Azioni Banco Bpm in calo, sale il risiko bancario su Piazza Affari

Lo sprint con cui gli indici di Borsa europei hanno dato il via alla settimana è andato scemando già durante la prima parte della mattinata. L’abbrivio dei dati macro in arrivo dalla Cina (Pil annuale in calo rispetto alle aspettative, +4,9% nel terzo trimestre rispetto a una crescita attesa del 5,2%, a fronte di una produzione industriale in rialzo a settembre del 6,9%) è durato poco. Al momento il Dax di Francoforte perde lo 0,24% mentre il Cac40 di Parigi sale dello 0,25%. Male anche Londra, che lascia sul terreno lo 0,31%; mantiene appena la parità Piazza Affari, dove il Ftse Mib avanza dello 0,12%.

Quali quotazioni stanno pesando sul Ftse Mib oggi?

Sull’indice Mib oggi brillano le azioni Atlantia, in attesa delle conclusioni dei consigli d’amministrazione della holding dei Benetton e di Cassa Depositi e Prestiti. Quest’ultima infatti ha avuto tempo fino ad ora per valutare un’offerta esclusiva per l’acquisto della quota (l’88%) di Atlantia in Autostrade per l’Italia, acquisto che potrebbe decretare la fine dell’annoso dossier sulla concessione autostradale.

Non solo: durante il fine settimana Atlantia ha ceduto il 49% del capitale di Telepass al gestore globale di private equity Partners Group AG, per un corrispettivo pari a 1.056 milioni di euro. L’operazione dovrebbe essere finalizzata entro la metà del 2021; Atlantia manterrà il controllo della società.

Al momento, le azioni Atlantia avanzano del 2,22% a 14,93 euro l’una, dando seguito al trend rialzista con cui, venerdì, le quotazioni della holding dei Benetton erano avanzate di oltre l’8,7%.

Il comparto bancario

Ma più del rialzo delle quotazioni Atlantia possono i cali (seppur frazionati) nel comparto bancario. Tra i grandi istituti di credito, che per tutta la mattina sono riusciti a mantenere i rialzi, reggono alle pressioni: le azioni Unicredit perdono lo 0,19% e scendono a 6,85 euro l’una, mentre si mantengono in area verde le quotazioni Intesa Sanpaolo, in rialzo dello 0,46% a 1,56 euro.

Banco Bpm

Cali più pesanti invece nel resto del settore, dove torna a farsi sentire il risiko bancario. Al centro della scena stavolta c’è Banco Bpm, su cui ha messo gli occhi la francese Credit Agricole. Secondo gli analisti di Mediobanca, l’eventualità di una fusione senza passare per un’opa si fa sempre più concreta.

Il nuovo istituto transalpino che si verrebbe a creare sarebbe il secondo in Italia, dopo Intesa Sanpaolo, a pari merito con Unicredit. Indiscrezioni di stampa vedono la fusione possibile già entro la primavera – i vertici sarebbero già assegnati: Giampiero Maioli, amministratore delegato Credit Agricole Italia, come presidente; Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, andrebbe a ricoprire la stessa carica nel nuovo istituto.

Il tutto però a fronte di un aggiornamento del piano industriale di Banco Bpm in base al quale, entro fine anno, dovrebbe chiudere oltre 300 agenzie. A quasi un’ora dalla chiusura della sessione, le azioni Banco Bpm perdono il 3,11%. Sotto la lente di ingrandimento anche le azioni di Anima Holding, azienda attiva nel ramo del risparmio gestito di cui Banco Bpm è primo azionista (con il 19,50% del capitale): al momento le azioni di Anima Holding schizzano del 5,91%, in attesa delle nuove mosse sul fronte M&A.

All’inizio della scorsa settimana sia Citigroup che Mediobanca hanno aggiornato il target price di Banco Bpm, rispettivamente la prima mantenendo giudizio neutral e target price 1,80; la seconda, aumentando il giudizio (ora a neutral), per un target price a 1,65 euro.

Monte dei Paschi di Siena

Infine, sul fronte Monte dei Paschi di Siena sembrerebbe essere sempre più vicina la privatizzazione della banca e il relativo deconsolidamento degli otto miliardi di crediti deteriorati. Il decreto, firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è in attesa dell’ok dalla Corte dei Conti e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Al momento, le quotazioni di Monte dei Paschi perdono il 2,15%, scendendo a 1,13 euro per azione.

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