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"Rischi considerevoli": Fitch apre la strada ai downgrade

L'agenzia di rating taglia il giudizio su Carige: non si esclude il default. Immediata la replica dell'istituto. In un'anticipazione, anche Moody's dichiara scetticismo: "La manovra del governo è un errore"

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Fonte Bloomberg

“Rischi considerevoli", specie dopo il 2019: questo il giudizio di Fitch sull’Italia. Dopo essersi espressa negativamente sull’outlook del Bel Paese per l’anno a venire (valutato tripla B), l'agenzia ha declassato ieri il rating di Banca Carige, portandolo da B- a CCC+. Secondo gli esperti, il fallimento dell'istituto è una "possibilità reale", in quanto l'operazione di rafforzamento del capitale risulta "sfidante".

Il rating su Banca Carige e l'incontro coi rappresentanti Bce

Fitch taglia così il giudizio di lungo termine di Carige, portandolo a negativo. La decisione, ha spiegato l’agenzia, si lega alla “reale possibilità” che la banca finisca in default, ritenendo “arduo” il processo di rafforzamento del capitale. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono "negative" e non è escluso un ulteriore peggioramento nei prossimi trimestri, che potrebbe implicare l’intervento die regolatori.

L’istituto, che nelle scorse ore ha dichiarato di aver incontrato i rappresentanti della Bce per discutere dei requisiti sull’Overall Capital Requirement 2018, ha replicato che nelle interlocuzioni con i regolatori non è mai stato fatto riferimento alla possibilità di un fallimento.

Attesa per Moody's e S&P. FMI: preoccupazioni sull'Italia

Si addensano così le nubi sulle decisioni di fine di ottobre, quando Moody’s e Standard & Poor’s si esprimeranno sul merito creditizio italiano. Intanto il titolo di Carige, che ha aperto la giornata di giovedì con un ribasso teorico attorno al 10% , ha perso nell’ultimo mese il 50%.

In un’anticipazione del suo capoeconomista Mark Zandi, Moody's ha dichiarato che "la manovra presentata dal governo italiano è un errore" e che "le preoccupazioni manifestate in questi giorni dai mercati si rifletteranno anche nelle prossime valutazioni delle agenzie di rating".

In attesa di ulteriori sviluppi sul fronte politico e di fronte ad un mercato che riversa l’incertezza in vendite sul comparto bancario, a rendere più greve la situazione italiana sono state ieri le parole del direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha dichiarato come la posizione del Fmi sull’Italia sia “abbastanza nota: sosteniamo il consolidamento fiscale, che deve esser d’aiuto alla crescita del Paese”, ricordando però come ogni membro dell’Unione europea sia tenuto “a rispettare gli impegni presi”.

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