A Piazza Affari spingono i titoli bancari. Bene le trimestrali di Intesa Sanpaolo e FinecoBank
FTSE Mib oltre il +1%. Bene il settore bancario. Intesa Sanpaolo: utile netto 2018 a 4,05 miliardi, cedola in calo, Cet1 a 13,6%. Finecobank: utile netto rettificato 2018 su dell'11,8% (244,4 mln), cedola +6,3%
Intesa Sanpaolo chiude il 2018 con un utile netto complessivo a 4,05 miliardi (sopra i precedenti 3,82 miliardi 2017) ed una proposta di dividendo cash pari all’85% del payout ratio indicato nel piano di impresa 2018 (a 3,45 miliardi di euro superiori alle stime di 3,42 miliardi del 2017). La nuova cedola, a 0,197 euro per azione, è inferiore rispetto a quella di 0,203 euro dell'anno appena concluso.
Dopo un avvio di giornata sostenuto a Piazza Affari, grazie alla positività legata al comparto bancario, il titolo Intesa Sanpaolo ha recuperato parte dei recenti cali, tornado a tastare l’area dei 2 euro per azione, in crescita tra l’1,2% e l’1,4%.
Trimestrali Intesa Sanpaolo
Il Common equity tier 1 (Cet1) pro-forma a regime del primo istituto bancario italiano si è attestato al 13,6%; il Cet1 transitional si è portato al 13,5% con possibilità di discesa al 12% (se si escludesse la mitigazione dell'impatto dell'Ifrs9) e al 12,5% (con il Danish Compromise per il quale è stato avviato il processo di riconoscimento).
Il risultato da gestione operativa è cresciuto del 4,8% rispetto allo scorso anno, con proventi operativi netti in aumento dello 0,2% ed un calo dei costi operativi del 3,6%.
All’elevata patrimonializzazione, superiore ai requisiti minimi richiesti dalle autorità europee, Intesa ha accompagnato un netto miglioramento della qualità del credito: i prestiti deteriorati lordi sono calati, portando lo stock complessivo in calo del 29,9% rispetto all’esercizio 2017, realizzando nel solo 2018 oltre il 60% dell’obiettivo previsto dal piano industriale 2018-2021. Alla fine del quarto trimestre, l’incidenza dei crediti deteriorati rispetto ai crediti complessivi (al netto delle rettifiche di valore) si è portata su un livello del 4,2% (8,8% lordo), in calo del 27,7% contro il 2017.
In qualità di “acceleratore di crescita economica”, Intesa Sanpaolo ha concesso nel 2018 circa 50 miliardi di euro di nuovi crediti a medio-lungo termine a famiglie ed imprese. Nel corso dell’esercizio, 20.000 aziende sono state riportate in bonis (93.000 dal 2014).
Trimestrali FinecoBank
Trimestrale sopra le attese anche per Fineco Bank, che ha concluso il 2018 con un utile netto rettificato complessivo i crescita dell’11,8% a 244,4 milioni di euro. I ricavi del gruppo a fine anno hanno raggiunto un totale di 628,3 milioni, in crescita del 7,1%.
Secondo quanto riportato dal gruppo, per l’anno in corso, a valere sul bilancio 2018, il Cda proporrà un dividendo da 30,3 centesimi per azione, in crescita del 6,3% rispetto ai 28,5 centesimi corrisposti nel 2017.
Ampliamente positivo anche il dato sul Cet1 (transational), che al 31 dicembre si è attestato a 21,16%, superiore al 20,77% precedente.
Relativamente alla voce della raccolta, il 2018 si è concluso con importi record a 6,22 miliardi di euro (+4,4%). L’amministratore delegato dell’istituto, Alessandro Foti, ha commentato: "Fineco archivia anche il 2018 con un utile record ed una crescita a doppia cifra, un dato particolarmente importante perché ottenuto in un contesto complesso sui mercati".
Alla pubblicazione dei risultati di periodo il titolo ha registrato un incremento dello 01,6% a Piazza Affari, che ha fatto seguito al rialzo del 3,5% circa registrato ieri.
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