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Carige non fa prezzo: Malacalza blocca l'aumento. Titolo verso lo zero

Stop alla ricapitalizzazione fino a 400 milioni di euro. A Piazza Affari, la banca non fa prezzo, con un calo teorico giornaliero del 12,5%. Il principale azionista prende tempo: necessario valutare le specifiche del piano industriale, il portafoglio crediti, i risultati di bilancio 2018 e l'adeguamento al target Srep Bce. Necessario piano di marger.

Banche
Fonte: Bloomberg

L’assemblea dei soci blocca l’aumento di capitale fino a 400 milioni di euro e riaccende le preoccupazioni sulla manovra di rafforzamento patrimoniale di Banca Carige. Il titolo, che in apertura non ha fatto prezzo, registra un calo teorico giornaliero del 12,5%, a 0,14 centesimi di euro.

Con l'astensione del principale azionista, Malacalza Investimenti, che detiene il 27,5% del capitale, l’istituto genovese torna nel limbo dell’incertezza. Per passare, l’operazione avrebbe dovuto raggiungere il quorum deliberativo pari a due terzi del 40% circa del capitale presente.

La misura straordinaria, alla base del piano di ripristino di Carige, è stata autorizzata ieri dalla Banca centrale europea, che ha dato il suo via libera all’aumento per consentire alla banca di rientrare nei livelli patrimoniali richiesti, assorbendo il bond subordinato Tier 2 da 320 milioni sottoscritto dallo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd).

Malacalza avrebbe bisogno di “tutti gli elementi necessari" per valutare ed eventualmente sottoscrivere la sostenibilità e l’efficacia dell’operazione. Lo stesso si è però detto non contrario ad una nuova ricapitalizzazione della banca e ha ribadito la fiducia nel nuovo Cda, in carica da tre mesi.

Tra gli elementi da valutare, le specifiche del nuovo piano industriale (da elaborarsi entro il primo trimestre 2019), l’analisi del portafoglio crediti e dei risultati di bilancio 2018, l’adeguamento ai nuovi requisiti patrimoniali e di gestione del rischio Srep (processo di revisione e valutazione prudenziale della Bce) ed infine le condizioni per eventuali merger con altri gruppi.

Nell'approvare il capital conservation plan, l’Istituto centrale europeo ha concesso un'estensione del termine di adeguamento patrimoniale fino a fine 2109, quando Carige dovrà dar prova del rispetto dei requisiti di bilancio, nonché della valutazione di un piano di aggregazione aziendale.

Con il blocco del nuovo aumento di capitale, torna a farsi largo l’incognita di una super diluizione del capitale bancario. Malacalza, per il momento intende però prender tempo. Ai prezzi di ieri, la banca capitalizzava circa 90 milioni di euro.

Con un prezzo per azione sempre più vicino allo zero, sui mercati si torna a vociferare di un possibile commissariamento; voci, queste, al momento non confermate.

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