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Un meno 7 per cento che pesa in modo consistente sul listino di Piazza Affari: per Tenaris è un mercoledì nero quello odierno, dopo l’accusa formale ricaduta sulle spalle dell’attuale Ceo di Techint, controllante di Tenaris e Ternium, Paolo Rocca, nell'ambito di un'indagine per corruzione in Argentina
A renderlo noto è stata la stessa società in una nota pubblicata stamane, dopo che ieri i titoli del gruppo hanno perso rispettivamente il 10 ed il 4 per cento sulla piazza di Buenos Aires.
Rocca sarebbe coinvolto nel caso “notebooks”, in riferimento ad alcune presunte tangenti versate da imprenditori locali per assicurarsi contratti dall'amministrazione dell'ex presidente, Cristina Fernandez. Lo scandalo di corruzione avrebbe coinvolto decine di imprenditori e politici.
"Non sono coinvolto nei pagamenti né li ho autorizzati né ne ero a conoscenza", ha controbattuto il Ceo di Tenaris all’agenzia argentina, Perfil.
Secondo i media argentini, tuttavia, le autorità avrebbero già congelato beni di Rocca per 4 miliardi di pesos.
Un trimestre no per il titolo Tenaris
Mentre le azioni di Tenaris scontano la notizia con cali nell'ordine del 7%, il Cda dell’azienda sta monitorando la situazione, confermando il proprio pieno sostegno a Rocca. Da inizio ottobre il titolo del gruppo produttore di tubi e servizi per la raffinazione ha perso sul listino di Milano il 28% circa, a causa del calo dei prezzi del petrolio e di un minor interesse dell'industria alla produzione.