Fca-Renault: spinta sui titoli dopo la proposta di fusione 50/50
Fiat Chrysler presenta proposta di fusione a Renault tramite scambio azionario equo del 50%. Verso un maxi gruppo del settore auto? Tripla quotazione e sinergie di produzione. Problema: partecipazione dello Stato in Renault.
Apertura a ridosso della soglia dei 13,50 euro per azione, due euro sopra al prezzo di chiusura di venerdì, con un ribilanciamento successivo attorno ai 12,50 euro: Fiat Chrysler ha svelato questa mattina le proprie carte, presentando al gruppo francese Renault la proposta di fusione tramite un equo scambio azionario. L’operazione, che è stata accolta con positività dalla società parigina (col titolo oggi in salita del 12,7%), porterà alla formazione del terzo maggior player automobilistico al mondo. Resta di base una questione irrisolta: la soglia di partecipazione del 15% dello Stato francese nel capitale del Gruppo Renault.
Fca: proposta di fusione da 8,7 milioni di veicoli
La proposta di Fca, presentata ufficialmente stamattina, si è conclusa nella notte dopo lunghe trattative. L’unione della casa italo-americana col gruppo francese riguarderà 8,7 milioni di veicoli (venduti ogni anno) e oltre 5 miliardi di euro di sinergie annuali, con una forte presenza sui mercati locali ed internazionali, nonché con maggiori possibilità di penetrare diversi segmenti e di coprire una più ampio ventaglio di domanda.
Il nuovo gruppo sarà detenuto al 50% dagli azionisti di Fca e al 50% dagli azionisti del Gruppo Renault, si fonderà sotto una capogruppo olandese e sarà quotato a Piazza Affari, a Parigi (Euronext) e a Wall Street (New York Stock Exchange).
Fca-Renault tripla quotazione: Questione dividendi
Per compensare il divario dei valori di borsa dei due competitors, prima della fusione i detentori di quote in Fca dovrebbero ricevere un dividendo straordinario da 2,5 miliardi di euro complessivi ed una parte di azioni in Comau (ammesso che spin-off di quest'ultima venga portato a termine; in caso contrario, agli stessi sarà elargita un’ulteriore cedola da 250 milioni di euro. Comau, multinazionale italiana della robotica e dell’automazione, è una sussidiaria di Fca una con sede a Torino.
Il gruppo italo-americano ha inoltre precisato che "i benefici da fusione non si sostanzieranno nella chiusura di stabilimenti, ma porteranno ad investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale”, da impiegare nello sviluppo di “piattaforme globali, architetture, sistemi di propulsione e nuove tecnologie".
Fusione Fca-Renault: focus partecipazione statale
In attesa di conoscere quali passaggi verranno seguiti nel breve termine per portare a termine il progetto di fusione, il governo italiano ha espresso i propri dubbi circa la quota partecipativa del 15% che attualmente la Francia detiene nel gruppo Renault. La presenza statale nella casa d’auto sarebbe, a detta della maggioranza di governo, “anomala”, e potrebbe spingere l’Italia a chiedere che venga rispettata una simmetria delle posizioni.
Azioni Fca-Azioni Renault: la reazione di Borsa
Dopo un massimo di giornata in crescita del 17% (sopra i 13,50 euro per azione), il titolo Fiat Chrysler Automobiles si è riportato a ridosso dei12,50. Tale livello risulta inferiore sia alle valutazioni medie degli operatori censiti da Reuters, a 15,15 euro per azione, sia al valore mediano, a 14,85 euro. Sebbene il grosso delle raccomandazioni continui ad indicare un giudizio di hold, mantenere, sul finire della scorsa settimana gli esperti Alphavalue hanno espresso un prezzo obiettivo a 14,10 euro, inferiore al target fissato a metà mese da Equita Sim a 15,80 euro (+38% sui valori correnti).
Dall’opinione degli esperti su Reuters, il titolo Renault, ora poco al di sopra dei 57 euro per azione, si presenta come sottovalutato. Gli operatori hanno indicato per la casa francese un prezzo target a 74 euro per azione, con un valore mediano di 71 euro.
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