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Fca tra i migliori titoli del listino italiano, dopo l’annuncio del possibile accordo con gli Stati Uniti sui limiti alle emissioni diesel. Secondo quanto trapelato nelle scorse ore, la società italo-americana sarebbe vicina a raggiungere una intesa sulle accuse avanzate dal Dipartimento di Giustizia Usa, che ha puntato il dito contro la casa automobilistica: Fca avrebbe utilizzato un software illegale per consentire a 104.000 veicoli diesel venduti a partire dal 2014 di superare i limiti di emissioni statunitensi.
Dalla fine della prima settimana di gennaio, grazie anche alla possibile distensione della guerra sui dazi posta in essere dagli Stati Uniti, il titolo ha inanellato una serie chiusure positive con una performance prossima al +10%. Le azioni hanno bucato in mattinata la soglia dei 13,50 euro, raggiungendo quota €13,85. Lo step successivo è rappresentato dai 14 euro.
L'intesa, che potrebbe essere raggiunta questa stessa settimana, dovrebbe prevedere alcune contravvenzioni civili d’importo significativo, nonché accantonamenti da parte del gruppo finalizzate a compensare l'eccesso di emissioni delle auto diesel. Per coprire eventuali esborsi legati alla vicenda, Fiat Chrysler ha iniziato ad accantonare, a partire dallo scorso ottobre, una cifra pari a 713 milioni di euro.
Fca, che al momento non ha ancora commentato l’indiscrezione, ha finora sostenuto di non aver commesso alcun tipo di illecito, aggiungendo che la società non ha mai lavorato ad un software volto ad arginare le regole sulle emissioni e a truccarne l’effettivo peso.
Secondo fonti interne, il Dipartimento di Giustizia a stelle e strisce avrebbe già fissato il target delle multe da comminare a Fca su livelli “sostanziali".