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Goldman Sachs accusata di frode multimiliardaria. E il titolo cala al minimo da due anni.
Sotto i riflettori, il coinvolgimento dei dirigenti del gruppo bancario nell’ambito dell’indagine sulle operazioni del fondo sovrano malese 1 Malaysia development bhd (1Mdb). La vicenda si inquadra all’interno dello scandalo che ha coinvolto l'ex premier, Najib Razak.
Con la denuncia penale sporta dal Governo malese a Goldman Sachs per "false dichiarazioni" in relazione alle vendite di obbligazioni del fondo 1Mdb, il titolo aggrava un trend già in perdita. Dalla prima metà di novembre le azioni GS hanno perso poco meno del 20% del proprio valore (passando dai 214 dollari agli attuali $171).
La richiesta di risarcimento da parte della Malesia potrebbe ora superare i 3 miliardi di dollari. Il Governo locale aveva già messo pressioni al colosso di investimento chiedendo ch’esso risarcisse a Kuala Lumpur 600 milioni di dollari in commissioni incassate dalla banca nel periodo tra il 2012 e il 2013, legate a tre operazioni obbligazionarie per conto del fondo sovrano 1Mdb.
Il primo ministro malese, Mahathir Mohamad, in un’intervista alla Cnbc aveva già puntato il dito contro Goldman Sachs, accusandola di aver “ingannato” la Malesia, operando “in maniera scorretta”. Secondo quanto rivelato da Bloomberg, Goldman Sachs avrebbe aiutato il fondo sovrano a raccogliere 6,5 miliardi di dollari, guadagnando a sua volta 600 milioni di dollari in commissioni.
Tra i nomi incriminati, compaiono quelli dell’ex banchiere, Timothy Leissner e di Jho Low, noto finanziere malese che, secondo gli investigatori degli Stati Uniti, avrebbe ideato lo schema. Leissner si è dichiarato colpevole in agosto per aver preso parte al piano di corruzione e riciclaggio di denaro; Roger Ng, altro banchiere di Goldman Sachs, sarà presto accusato, al pari di Low.
"Riteniamo che queste accuse siano male indirizzate” ha dichiarato Edward Naylor, portavoce di GS. “Le difenderemo con vigore, mentre già stiamo pensando a quando presenteremo noi il caso”. "L'azienda” hanno concluso da GS “continuerà a collaborare con tutte le autorità che indagano su questi argomenti".