Nissan-Renault-Mitsubishi: Carlos Ghosn rassegna le dimissioni. Scatta il toto governance
Dimissioni di Ghosn, accusato di illeciti fiscali. Titolo Nissan in calo. Renault apre in negativo. Al via i lavori per la scelta nuovo management: ipotesi Senard, ora al vertice Michelin (presidente) e Bolloré (Ad).
Carlos Ghosn ha rassegnato le proprie dimissioni, aprendo alla possibilità di nuovi dissapori tra le dirigenze francese e nipponica. Ad annunciarlo, il ministro delle finanze francese, Bruno Le Maire. Le nomine del nuovo Consiglio di amministrazione potrebbero determinare scontri interni al gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors.
L'ex presidente ed amministratore delegato del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi Motors, Carlos Ghosn, in stato di fermo a Tokyo da oltre due mesi, si è dimesso. Sul numero uno del settore auto (che ora proverà a costruirsi una difesa nel lungo processo che si prospetta all’orizzonte) sono cadute le accuse di illeciti finanziari. Ghosn, sottoposto a custodia cautelare lo scorso 19 novembre, avrebbe infatti sottostimato i propri compensi, utilizzato indebitamente i beni aziendali e abusato della fiducia concessagli.
Le autorità giapponesi, più volte sollecitate, si sono rifiutate di concedere a Ghosn la libertà su cauzione, portando l’azienda francese ad avviare i lavori per la nomina della nuova dirigenza. Il 15% del gruppo è attualmente in mano al governo francese.
Renault: già pronte le nomine. Ipotesi Senard / Bolloré
Mentre prende piede la notizia delle dimissioni di Ghosn, il comitato nomine di Renault avrebbe già fatto le proprie valutazioni circa la scelta del management aziendale: tra i nomi caldi sul piatto vi sono Jean-Dominique Senard, attualmente al vertice di Michelin, che occuperebbe il ruolo di presidente e direttore operativo, e Thierry Bolloré, che andrebbe invece a ricoprire la carica di amministratore delegato.
L’ufficializzazione del nuovo assetto di Renault dovrebbe essere ufficializzato giovedì 24 gennaio, in occasione del consiglio di amministrazione straordinario convocato per risolvere la questione governance.
Il titolo Nissan, che ha perso oltre il 10% a partire dallo scorso 19 novembre, si è portato oggi in marginale calo, a -0,55%. Da anlizzare invece la reazione di Reanult, che ieri, prima della notizia , aveva chiuso la seduta in crescita dell’1,1%, riaprendo oggi a Parigi in calo di un punto percentuale.
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