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Da un lato, Salini Impregilo, che avrebbe interesse a rilevare gli assets del comparto costruzioni di Astaldi.
Dall’altro, Astaldi, che starebbe valutando una proroga dei termini per la presentazione del piano di salvataggio.
Due notizie, queste, recepite positivamente da Piazza Affari, che ha risposto con rialzi importanti, nell’ordine del 2% per la prima e del 28% per la seconda.
Salini Impregilo: focus sul comparto costruzioni
Webuild SpA ha starebbe valutando l’idea di rilevare alcune attività del settore costruzioni di Astaldi, col fine di arrivare ad una potenziale integrazione dei due modelli industriali. La manifestazione di interesse sarebbe ad ora "preliminare e non vincolante".
In un periodo non facile per il settore delle costruzioni, da inizio 2018 Salini Impregilo ha registrato un incremento di nuovi ordini, acquisiti ed accordi in corso di finalizzazione, per un totale di 4,9 miliardi di euro, provenienti per più del 70% Stati Uniti e Francia. "A partire dal mese di agosto” si legge in una nota del gruppo, “il trend dei nuovi ordini è risultato in forte accelerazione rispetto ad un primo semestre relativamente più contenuto".
Il titolo, su livelli ancora contenuti, è tornato in mattinata al di sopra della soglia di 1,90 euro per azione, dopo il calo di mercoledì che aveva riportato i prezzi al test di area 1,80.
Astaldi: il piano di salvataggio può attendere
Astaldi SpA, dal canto suo, sta invece attraversando una fase delicata. Entro metà dicembre il gruppo dovrà infatti presentare un piano di salvataggio nell’ambito della procedura di concordato, accolta dal Tribunale fallimentare di Roma lo scorso 17 ottobre. L'interesse di Salini Impregilo per gli asset dell’azienda romana, finalizzata ad una loro eventuale integrazione, dovrà essere "coerente con gli obiettivi di disciplina finanziaria".
Secondo alcuni rumors provenienti da fonti vicine al dossier Astaldi, la società starebbe valutando la possibilità di chiedere una proroga di 60 giorni per la presentazione al tribunale di Roma del piano di salvataggio nell'ambito della procedura di concordato. La scadenza, ad ora, è fissata a metà dicembre.
Nonostante l’attuale stato di crisi, la società avrebbe all’attivo un portafoglio di ordini pari a circa 10 miliardi; l'Italia, in tale contesto, peserebbe il 40% del totale. Il titolo, in crescita oggi del 28%, si sta riavvicinando al livello a 0,60 euro per azione. Da inizio anno, il titolo ha perso oltre il 90% del proprio valore.