Vai al contenuto

I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 75% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 75% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati turbo sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio.

Settore tecnologico 2018: non solo smartphone. Trionfa il gaming di Fortnite. 2019 verso il 5G

Azioni Apple, azioni Samsung o azioni Huawey? Per un 2018 fatto di alti e bassi (legati anzitutto al calo di domanda in Cina) il 2019 si apre con molte domande sul comparto tech. Cosa guardare? Due fattori in focus: 5G e gaming.

tech 5G
Fonte: Bloomberg

Non solo smartphone nel futuro del comparto tecnologico, che ha visto nel business del mobile gaming (e della strumentazione ad esso annessa) una delle chiavi di successo più profittevoli dell’interno 2018.

Qualcosa è però andato storto: dopo una chiusura d’anno negativa per il settore tech, gli operatori si domandano ora se il periodo bull dell’innovazione sia destinato calare, venendo meno dal proprio ruolo di trascinatore dell’equity sia americano, che asiatico.

Settore tecnologico 2018: i punti chiave

Complessivamente parlando, il 2018 è stato un anno di record per la tecnologia, che ha toccato i propri massimi storici, culminati nel record di capitalizzazione da 1 trillion raggiunta da Apple ad agosto. Da ottobre si è invece assistito al tracollo: l’intensificarsi delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti (interpretati anche come una guerra di posizione per l’ottenimento della leadership globale sul settore tecnologico) ha appesantito la crescita cinese, accendendo i timori di un rallentamento economico globale e, con esso, di nuovi ribassi. Il rinnovo della volatilità e le incertezze legate ai corsi azionari hanno portato gli operatori a vendere i comparti più dinamici della piazza, in primis, la tecnologia.

Azioni Apple: ribassi a fuoco incrociato Cina-Usa

A partire dai massimi di ottobre, Apple, finito nel fuoco incrociato tra Pechino e Washington, ha perso circa il 35% della propria capitalizzazione. Il titolo ha accusato le minacce del presidente Trump, contrario alla delocalizzazione della produzione di Cupertino in Cina di alcuni suoi prodotti di punta, nonché il recente bando diramato da Pechino, che ha fatto seguito all’accusa di Qualcomm. Qualcomm ha infatti puntato il dito contro Apple, colpevole, a suo dire, di aver pagato un prezzo non congruo per taluni brevetti della casa utilizzati per alcuni modelli di iPhone.

“Giunti a questo punto” ha argomentato Pelham Smithers di Pelham Smithers Associates in un’intervista esclusiva ad IG, “il rallentamento del settore tecnologico credo sia anzitutto legato al mercato cinese: le vendite globali di smartphone nel 2018 sono calate in termini unitari, ma sono parallelamente cresciute in termini di valore, a fronte un livello medio dei prezzi superiore”. Sul mercato cinese sono invece intervenute dinamiche diverse, che hanno portato ad ottenere positivi risultati a partire dal 2017 e che hanno poi dovuto fare i conti con le dinamiche specifiche di mercato.

Azioni Samsung: Cina al centro del calo della domanda

Non stupiscono dunque né il revenue warning lanciato la scorsa settimana da Cupertino (che ha tuttavia ammesso d’esser stato penalizzato dalla decisione di far uscire troppi modelli potenzialmente analoghi in troppo poco tempo), né il ribasso delle stime previsionali di Samsung sui risultati dell’ultimo trimestre 2018, rivisti in calo proprio a causa del rallentamento del Dragone.

Il calo del prezzo delle schede memoria e delle schede grafiche, che si lega al calo della domanda di bitcoin (che sfruttano tali card per il mining di nuove criptovalute), ha contribuito a spingere a ribasso l’intero settore e a registrare performance calanti a partire dalla seconda metà dell’anno.

2019: Huawei alla guida del settore tecnologico?

A cosa guardare nel futuro più immediato? Se si guarda ai principali player del comparto, il mercato resta in attesa di vedere come si muoverà Huawei, divenuta ad agosto il secondo maggior produttore al mondo di smartphone, scalzando i melafonini di lusso a firma Apple e posizionandosi dietro la regina delle vendite Samsung. La tecnologia real camera e lo sviluppo del 5G potrebbero spingere il leader cinese a divenire il primo player (che Samsung si prefissa di sviluppare entro la fine di quest’anno e che Apple potrebbe rimandare al 2020, a causa anche dei dissapori con Qualcomm).

Analizzare l’offerta è solo una parte dell’analisi volta a comprendere le dinamiche disettore tech, che ha visto nel gaming uno dei mercati più sorprendenti del 2018.

Settore tecnologico: successo gaming. Trionfano Fortnite e PUBG

Se le battaglie di Fortnite (gioco del tipo “battle royale”, sviluppato da Epic Games e People Can Fly nel 2017) hanno dato chiara prova di quanto possa rendere il business dei giochi di sopravvivenza (2 miliardi di dollari di guadagno nei soli primi 8 mesi del 2018), il successo dei giochi a tema survival (tra cui PlayerUnknown's BattleGrounds, PUBG, sviluppato e pubblicato da Bluehole per Microsoft Windows) ha confermato come la platea dei gamers su smartphone e tablet sia la più ricettiva alle novità di mercato.

Per ulteriori approfondimento, proponiamo di seguito l'intervista completa di Jeremy Naylor, IG TV Presenter, a Pelham Smithers in lingua originale.

Video poster image

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.