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E’ tempo di fare cassa. E’ tempo di dismissioni”: così Frederic Oudea, AD di Société Générale, nel giorno dell’accordo con Commerzbank per l’acquisizione dell'attività di equity della tedesca.
Il gruppo con sede a Parigi ha pubblicato oggi risultati trimestrali superiori al consenso degli analisti. Il titolo, positivo fin dall’apertura, ha allungato i propri rialzi sopra quota 3,5%.
La seconda banca francese quotata ha concluso il terzo trimestre con un utile netto in aumento del 32%. Impatto positivo sulla performance è arrivato dalla plusvalenza da rivalutazione (271 milioni) della partecipazione nella clearing house, Euroclear.
Nel particolare, il gruppo ha concluso il terzo periodo con utili netti in crescita a 1,23 miliardi di euro, superiori alle stime degli analisti a 917 milioni. I ricavi sono saliti del 9,6% a 6,53 miliardi di euro, oltre i 6 miliardi attesi.
Meno entusiasmante la rilevazione sulla consistenza patrimoniale dell’istituto: il Cet1, indice di solidità, è calato all’11,2%, rispetto all’11,4% della fine del 2017.
SocGen ha beneficiato della performance del business al dettaglio, migliore rispetto al trimestre precedente, con un aumento dei ricavi dell'1,8%. Il fatturato legato ai comparti fixed-income, valute e trading di materie prime è invece rimasto pressoché stabile.
Nel terzo trimestre, la banca ha deliberato accantonamenti per 136 milioni, destinati a compensare possibili patteggiamenti con le autorità americane per potenziali multe per infrazioni.
Paralleamente, SocGen ha accantonato 1,1 miliardi per coprire un patteggiamento che l’AD del gruppo considera “possibile”.
Fatti da parte i dati, ad impattare sul rialzo del titolo è stato l’annuncio di una conclusione dell’accordo tra Commerzbank e Société Générale relativo all'acquisizione da parte della banca francese delle attività di Equity Markets and Commodities di Commerzbank. Il preaccordo era stato firmato lo scorso 3 luglio.