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Tesla dimostra la sostenibilità del business delle auto elettriche. E il titolo sfreccia in Borsa a +10%.
Dopo mesi d’attesa, Tesla torna in utile e porta il proprio margine operativo a rialzo del 6,1%. I risultati, giunti nella serata di ieri, hanno confermato i rumors che già da qualche giorno vedevano per la casa il momento della svolta.
Tesla, trimestrale in utile: terza volta in 15 anni di storia
Il trimestre luglio-settembre della società automobilistica si è concluso con un utile netto di 312 milioni di dollari, rispetto al rosso da 619,38 milioni del terzo trimestre 2017. A contribuire positivamente alla performance sono stati l'aumento della produzione e delle vendite, specie del Model 3. L’utile per azione si è attestato a 1,75 dollari; 2,9 dollari al netto delle voci straordinarie. Gli analisti si attendevano una perdita per azione di 0,05 dollari.
La vera sfida del gruppo sarà ora cercare di confermare i presenti risultati, che hanno beneficiato anche di un rilevante taglio dei costi, del deferimento delle spese sui modelli futuri e dell'accelerazione delle vendite.
I ricavi del terzo trimestre, a 6,8 miliardi di dollari (2,98 miliardi nel 2017), hanno superato le attese di mercato da 6,3 miliardi, con una produzione complessiva di 80mila automobili, oltre il 60% delle quali Model 3. Le modifiche apportate al sistema di produzione dovrebbero permettere al gruppo di meglio far fronte alla domanda.
Quello di Tesla è un “trimestre veramente storico” ha commentato Elon Musk, il quale, dopo la sfiducia mostrata dal mercato nei confronti della società, puntava tutto sulla vettura elettrica Model 3 destinata al grande pubblico. I numeri gli hanno dato ragione: nell’ultimo trimestre Tesla ha prodotto più di 53.000 esemplari, circa il doppio rispetto al periodo precedente, e venduto oltre 55.000 unità, tre volte le Model 3 vendute nel secondo trimestre.