Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.
Secondo giorno di trimestrali a stelle e strisce, ancora una volta nel segno dei grandi nomi finanziari. Protagonisti di giornata, JP Morgan e Wells Fargo: la prima, i cui conti deludono le attese per la prima volta in sedici mesi; la seconda, con utili del trimestre sopra le stime, ma ricavi deludenti.
JP Morgan: risultati deludenti. Titolo in calo
Nell’ultimo trimestre 2018, JP Morgan ha riportato un utile netto pari a 7,07 miliardi di dollari, in crescita del 67% rispetto al medesimo periodo 2017. A deludere le attese è stato però il dato sull’eps, pari a 1,98 dollari, contro un utile per azione previsto dagli analisti a $2,2.
Anche i ricavi della banca sono saliti, crescendo del 4%, a 26,8 miliardi di dollari, al di sotto però dei 26,84 miliardi fissati dagli esperti.
Notizie positive hanno riguardato il margine di interesse, alzatosi del 9%, a 14,5 miliardi, mentre gli altri ricavi sono scesi dell'1%, a 12,3 miliardi. Più greve si è fatto l’ammontare delle spese complessive, prossime a 15,7 miliardi (+6%), rispetto ai 14,9 miliardi registrati nel 2017.
A deludere gli operatori di mercato sono stati infine i ricavi da trading, contrattisi del 5,7% a 3,17 miliardi, in scia alla crescita delle turbolenze dimercato. Tale risultato contrasta le aspettative dell'amministratore delegato del gruppo, James Dimon, che a dicembre aveva pronosticato ricavi da trading in linea coi numeri del Q4 2017.
"Il 2018” ha commentato Dimon “è stato un altro anno solido per JP Morgan Chase, con ricavi e utili record, anche al netto dell'impatto della riforma fiscale”. A dinfondere positività, la crescita di investimenti "significativi in prodotti, dipendenti e tecnologie".
Dopo aver avviato la giornata a -3%, il titolo ha recuperato parte del terreno, portandosi a ribasso di circa un punto e mezzo percentuale.
Wells Fargo: trimestrali in chiaroscuro. Azioni in rosso
Risultati in chiaroscuro per Wells Fargo che, analogamente a quanto accaduto ieri a Citigroup, ha concluso un quarto trimestre 2018 con dati contrastanti. Il colosso finanziario a stelle e strisce ha registrato un utile netto relativo all’ultimo periodo dell’anno pari a 6,1 miliardi di dollari, a 1,21 dollari per azione. Dati, questi, in calo rispetto ai medesimi risultati registrati nel 2017, rispettivamente a 6,2 miliardi, con un eps a $1,16. Gli analisti pronosticavano un dato a 1,19 dollari per azione.
A contrarsi è stata inoltre la voce dei ricavi: secondo quanto riportato oggi dalla banca, le entrate del Q4 si sono attestati a 21 miliardi di dollari, inferiori ai 22,1 miliardi di un anno fa. Il consensus prevedeva un giro d’affari complessivo da 21,7 miliardi.
Complessivamente, il 2018 è stato un anno positivo per il gruppo, con utili in crescita a 22,4 miliardi, nonostante un fatturato in calo a quota 86,4 miliardi.
Il titolo Wells Fargo sconta negativamente il dato trimestrale, con il titolo che nel corso della seduta allunga le perdite a -2,6%.
Trimestrali Usa: la stagione delle banche
Mercoledì 16 l’attesa è rivolta ai numeri di Bank of America, Goldman Sachs, BlackRock e US Bancorp.
Giovedì 17 la palla passerà nelle mani di Morgan Stanley, BB&T ed American Express.
La settimana dei finanziari si concluderà infine venerdì 18 con, tra le altre, State Street.