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BoJ mantiene i tassi inalterati al -0,1%, lo USD/JPY tocca i 147,61

La banca centrale giapponese resta convinta della sua politica monetaria ultra-espansiva atta stimolare la fiacca economia nipponica. Lo yen si deprezza.

Fonte: Bloomberg

Le decisioni di oggi

Questa mattina presto la banca centrale giapponese ha dovuto decidere sul livello dei tassi di interesse nel paese confermando dunque le attese del mercato che non si aspettava nessun cambiamento nella sua politica monetaria ultra-espansiva. La BoJ ha infatti deciso di mantenere il livello del suo tasso di riferimento al -0,1%, rimanendo l’unica al mondo ancora con tassi negativi.

Infatti, il Governatore della banca centrale, Haruhiko Kuroda, ha sottolineato che il livello dei tassi di interesse nel breve e nel lungo periodo rimarrà ai livelli presenti o addirittura inferiori, sottolineando la volontà della BoJ di continuare con la sua politica monetaria ultra-espansiva. Kuroda ha annunciato anche il mantenimento dello schema di YCC (Yield Curve Control) per mantenere i tassi dei titoli di stato decennali intorno allo 0% ed incentivare dunque la crescita economica.

L’istituto monetario, all’opposto delle sue controparti europee e americane, sta tentando di spingere al rialzo l’inflazione per cercare di risollevare l’economia giapponese che arriva da decenni di forti spinte deflazionistiche.

Le pressioni inflazionistiche nel Paese del Sol Levante sono molto più basse rispetto ad altre aree del mondo anche se l’indice Core (che in Giappone esclude solo il paniere alimentare) ha toccato un picco di 8 anni al +3% a/a nel mese di settembre. Il target di inflazione della BoJ rimane quello del +2% a/a.

Nonostante ciò, le previsioni dell’istituto monetario sull’inflazione sono state riviste al rialzo con un target previsto del +2,9% a/a per marzo 2023 rispetto alle precedenti stime di luglio ferme al +2,3% a/a.

Infatti, i costi crescenti delle materie prime energetiche e industriali, di cui il Giappone è un grande importatore a causa della sua notoria scarsità di risorse, sta facendo lievitare l’indice dei prezzi al consumo i cui effetti sono amplificati dalla particolare debolezza dello yen che crea un fenomeno definito di “importazione dell’inflazione”.

Tuttavia, la debolezza dello yen aumenta le esportazioni delle aziende nipponiche perché i beni denominati in yen diventano più economici sui mercati internazionali.

La sua debolezza è stata però in parte schermata dalla BoJ che da settembre è già intervenuta due volte sul mercato valutario (vendendo dollari e acquistando yen) per evitare un eccessivo deprezzamento della stessa. Questo è stato possibile grazie alle immense riserve di valuta estera della banca centrale (¥1.238 trilioni) che le consente di operare agilmente per riportare lo yen entro certi livelli.

Nonostante ciò, queste sono solo azioni di breve termine in quanto la BoJ non può evitare l’estrema debolezza dello yen sul lungo periodo.

Gli effetti sul cambio USD/JPY

La decisione della banca centrale ha portato ad un forte deprezzamento dello yen nelle ore successive all’annuncio, con il cambio USD/JPY (大口) che questa mattina ha toccato un picco intraday di 147,61 con un forte momentum rialzista che lo sta riportando vicino alla soglia dei 148.

Quest’anno la valuta nipponica è stata tra le più colpite dalla forza del dollaro avendo perso più del 20% del proprio valore da gennaio proprio a causa dell’enorme divergenza tra le politiche monetarie di Fed e BoJ.

Le previsioni

La decisione di oggi conferma l’atteggiamento estremamente accomodante della banca centrale giapponese che ha ormai chiaramente delineato il suo approccio da “colomba”. Di conseguenza, crediamo che la banca manterrà la sua politica monetaria inalterata ancora per tutto il 2023.

Possibili segnali di cambiamento potrebbero avvenire solo dopo la fine del mandato dell’attuale Governatore Kuroda ad aprile 2023, con il suo sostituto che potrebbe inaspettatamente prendere un diverso approccio in base anche alle future pressioni inflazionistiche.

In attesa di ciò rimaniamo estremamente rialzisti sul cambio USD/JPY (大口) con la coppia valutaria che potrebbe presto superare la soglia dei 150.

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