Quali società stanno sviluppando un vaccino contro il Covid-19?
Numerose aziende farmaceutiche stanno cercando di affrontare la più grande sfida della società moderna, sviluppare un vaccino per il coronavirus. Scopri quali sono le migliori società da monitorare.
1. Quali società stanno lavorando a un vaccino per il coronavirus?
Molte aziende farmaceutiche nel mondo hanno cercato di sviluppare un vaccino contro il coronavirus. Un piccolo gruppo di queste si trova a buon punto in termini di test clinici, mentre altre sono state in grado di lanciare il proprio prodotto sul mercato.
Ecco una lista delle principali società del settore, con informazioni aggiornate a gennaio 2021.
| Efficacia | Gennaio 2021 | |
| Pfizer-BioNTech | 95%1 | Approvato per l'uso |
| Moderna | 94%1 | Approvato per l'uso |
| Università di Oxford-AstraZeneca | 82%1 | Approvato per l'uso |
| Johnson & Johnson | 85%1 | Approvato per l'uso |
| Sinovac | 83,5%2 | Terza fase di sperimentazione clinica |
| Sinopharm | 72,5%3 | Terza fase di sperimentazione clinica |
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3. Le principali azioni del settore
Abbiamo deciso di concentrarci sui candidati al vaccino più promettenti e su quelli già approvati per l'uso o testati sugli esseri umani, piuttosto che sui numerosi ancora in fase preclinica.
Pfizer-BioNTech
La collaborazione Pfizer-BioNTech è stata la prima a creare un vaccino per l'uso clinico, con le prime dosi somministrate tra l'inizio e la metà di dicembre 2020 a pazienti di Regno Unito e Stati Uniti d'America.
Due vaccini hanno raggiunto la fase preliminare di test, ma uno dei due è stato considerato più tollerabile per l'uso sugli esseri umani. Questo candidato è stato sottoposto alla seconda e terza fase di sperimentazione clinica, con circa 30.000 volontari tra Stati Uniti, Argentina, Brasile e Germania.
La partnership ha previsto di fornire fino a 100 milioni di dosi entro la fine del 2020 e circa 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021.
Il vaccino richiede due dosi da 30 microgrammi, da somministrare a circa 3 settimane di distanza e deve essere conservato e trasportato a una temperatura di -70 gradi.
Moderna
Moderna ha lavorato sul candidato mRNA-1273 con l'Istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive (in inglese NIAID), parte del Dipartimento di Sanità statunitense. La società americana è stata tra le prime sulla linea di partenza quando la sequenza del genoma del virus è stata resa pubblica, all'inizio del 2020.
Il vaccino è stato dichiarato sicuro ed efficace dagli esperti sanitari statunitensi il 15 dicembre 2020 e da allora è stato distribuito per l'uso sulla popolazione. A differenza del vaccino Pfizer non deve essere conservato né trasportato a temperature estremamente basse. Può essere conservato a -20 gradi, temperatura che corrisponde a quella di molti congelatori domestici.
Inoltre, anche il dosaggio è leggermente diverso da quello di altri vaccini, richiedendo due dosi da 100 microgrammi, somministrate a circa quattro settimane di distanza. Moderna sta concludendo accordi con altre aziende negli Stati Uniti per aumentare le capacità di produzione e afferma di voler consegnare un miliardo di dosi nel 2021.
Università di Oxford e AstraZeneca
Anche l'Università di Oxford ha sviluppato un vaccino contro il Covid-19. Chiamato ChAdOx1 nCoV-19, il vaccino è creato da una versione indebolita del comune virus del raffreddore, modificato per assomigliare al Covid-19.
Le sperimentazioni cliniche sul vaccino mostrano che è altamente efficace e, come ulteriore vantaggio, non è necessario conservarlo e trasportarlo a temperature molto basse come quello di Pfizer-BioNTech e Moderna. Invece può essere conservato in frigorifero, quindi può essere distribuito facilmente in ogni angolo del globo.
L'Università di Oxford ha collaborato con AstraZeneca per il lancio del proprio vaccino, e la società sarà responsabile della produzione e della distribuzione delle dosi. I governi in tutto il mondo hanno già preordinato oltre due miliardi di dosi, tra questi Regno Unito, Stati Uniti, Europa, India e numerose istituzioni internazionali per vaccini e malattie infettive.
Johnson & Johnson
La sezione farmaceutica di Johnson & Johnson (J&J), Janssen Pharmaceuticals, ha iniziato a sviluppare tre potenziali vaccini, riducendoli poi a uno che è stato approvato per l'utilizzo a febbraio 2021.
La prima fase di test clinici sul candidato principale, Ad26.COV2.S, è iniziata negli Stati Uniti e in Belgio a metà luglio, dopo essere stata posticipata per due mesi, sottolineando i metodi di approvazione rapida per i vaccini Covid-19.
J&J ha enormi capacità di produzione e punta a offrire una 'fornitura globale di oltre un miliardo di dosi di un vaccino'.
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Sinovac
Sinovac, una società di biotecnologie cinese, ha iniziato a lavorare sul vaccino CoronaVac già da gennaio. La prima e la seconda fase di sperimentazioni sono state condotte in Cina, mentre la terza fase dei test clinici è attualmente in corso.
Sinovac sta lavorando con il produttore brasiliano Butanan alla sperimentazione, ma hanno fatto sapere che 'hanno avviato collaborazioni con numerose società al di fuori della Cina per gli studi sull'efficacia della fase tre'.
Uno di questi studi è stato condotto in Turchia e i risultati sono stati pubblicati il 3 marzo 2021. Lo studio ha ridimensionato il tasso di efficacia del vaccino Sinovac dal 91,2% all'83,5%.2
Sinopharm
Un'altra società cinese, la casa farmaceutica Sinopharm, sta lavorando a un vaccino sviluppato dall'Istituto di Biologia di Pechino e dall'Istituto di Biologia di Wuhan.
Il vaccino Sinopharm è ancora alla terza fase di sperimentazione clinica, con un'efficacia del 72,5%, secondo quanto riportato dalla sede della società a Wuhan, l'epicentro del virus.
Sinopharm è stata al centro di forti polemiche per la cosiddetta 'diplomazia del vaccino', dopo aver accettato commissioni potenzialmente conflittuali con diversi Paesi in tutto il mondo. Detto questo, la Cina si è unita al Covax nell'ottobre2020, una risposta globale al coronavirus, per assicurare un accesso globale equo ai vaccini contro il Covid-19.
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4. Come funzionano gli studi clinici per la realizzazione di un vaccino?
Solitamente lo sviluppo di un vaccino è un processo rischioso ed economicamente dispendioso. È importante ricordare che tutto il mondo ha lavorato per trovarne uno in tempi record. Secondo il College of Physicians di Philadelphia, negli Stati Uniti, il tempo necessario allo sviluppo di un vaccino va dai 10 ai 15 anni, mentre GlaxoSmithKline (GSK) sostiene che possano volerci fino a 18 anni e, anche se venissero accelerati i tempi, nella migliore delle ipotesi servirebbero almeno sei anni.
Considerando che i primi potenziali vaccini sono apparsi già nel 2020, è incredibile pensare che alcune aziende siano riuscite a sviluppare un vaccino efficace prima della fine dell'anno.
I nuovi vaccini richiedono molto tempo per essere prodotti, poiché devono superare test rigorosi prima di essere utilizzati sulla popolazione, non solo per verificare se siano efficaci, ma anche per testarne la sicurezza. Le prime fasi di sperimentazione vengono condotte con studi preclinici che prevedono test sugli animali prima di passare agli esseri umani.
Gli studi clinici sono suddivisi in tre fasi, che devono essere superate con successo prima che gli enti regolatori considerino la possibilità di autorizzare un farmaco e di distribuirlo al pubblico. Detto questo, per poter arrivare a trovare un vaccino contro il Covid-19 il più rapidamente possibile, la burocrazia è stata snellita e alcuni governi e aziende hanno permesso l'esecuzione delle sperimentazioni di fase uno e fase due in contemporanea.
- La fase uno prevede la sperimentazione del potenziale vaccino su un piccolo gruppo di persone, per valutare la presenza di reazioni avverse e verificarne la sicurezza. In questa fase anche il dosaggio viene monitorato per assicurarsi che sia sufficiente
- La fase due riguarda la prova che il vaccino sia sicuro per l'uso sugli esseri umani. Per questo il vaccino è inoculato a un maggior numero di persone, il che fornisce anche una miglior panoramica sulla sua efficacia
- La fase tre è l'ultimo e più difficile scoglio da superare. Prevede la sperimentazione su larga scala con decine di migliaia di persone e il test si focalizza sull'efficacia piuttosto che sulla sicurezza, anche se entrambi i parametri vengono monitorati attentamente
Se la fase tre viene superata con successo, il vaccino viene presentato agli enti regolatori, che decideranno se può essere approvato per l'uso su larga scala. È importante ricordare che Paesi differenti hanno regolamentazioni e processi di gestione delle autorizzazioni diversi, nonostante la maggioranza segua comunque un modello suddiviso in tre fasi di sperimentazione.
Note:
1 The Economist, marzo 2021
2 US News, marzo 2021
3 Reuters, febbraio 2021
4 Abbiamo ricevuto il premio come miglior piattaforma di trading agli ADVFN International Financial Awards 2020 e ai Professional Trader Awards 2019.
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