Continua il sell-off a Wall Street dopo i deludenti risultati di Walmart e Target

Ieri seduta di forti vendite a New York. L’S&P 500 domina la scena con un calo di oltre il 4% seguito dal Dow Jones che segna -3,5%. Anche il NASDAQ tracolla e registra un meno 4,7%. Oggi nel premarket i cfd su indici evidenziano ancora forti ribassi di oltre un punto percentuale.

I mercati stanno scontando le solite problematiche riguardanti inflazione, crisi geopolitica e delle forniture, anche se il crollo verticale è da imputare principalmente ai - pessimi - risultati trimestrali di Walmart e Target.

I risultati di Target

Su Target pesano le incertezze dello scenario macroeconomico difficile. La società ha fatto registrare un calo dei profitti nel primo trimestre del 52% mancando alla grande le previsioni del consensus. Tuttavia, le vendite continuano a crescere anche se solo del 3% rispetto al 23% di un anno fa. Invece gli EPS - a $2,19 - deludono molto e sono in calo del 41% rispetto ai $3,69 del 2021.

Wall Street non le risparmia un calo giornaliero di oltre il 25%, il maggiore in una singola seduta dal 1987. Al contrario altri competitor come Home Depot e Lowe’s hanno riportato vendite in crescita grazie alla forte domanda del settore DIY (Do It Yourself, Fai Da Te) legato ai prodotti per la casa. Ma nonostante i buoni risultati anche Home Depot e Lowe’s hanno risentito del sentiment negativo sul settore della grande distribuzione e hanno mostrato performance negative.

I risultati di Walmart

Walmart ha registrato dati misti con i ricavi che superano le aspettative - ferme a $139 miliardi - e toccano i $141 miliardi. Deludenti, invece, gli utili per azione fermi a $1,30 contro le previsioni del consensus che stimavano un valore di $1,48.

Il più grande rivenditore degli Stati Uniti sta scontando l’elevata inflazione - ai massimi da quattro decenni - che si sta ripercuotendo duramente sulle vendite comprimendone i già risibili margini. Anche l’aumento delle materie prime e dei salari sta erodendo gli utili causando grosse ripercussioni su tutta la catena del valore.

Quali sono le prospettive economiche?

La fine delle restrizioni dovute al Covid ha permesso un abnorme rimbalzo della domanda con conseguente aumento di prezzi e salari. Ora un rialzo dei tassi di interesse, sommato alle ormai note problematiche internazionali, sta seriamente indebolendo il momentum rialzista dell’economia.

Le forti reazioni dei mercati sono segnali di paura dati dai risultati deludenti di due colossi delle vendite al dettaglio inseriti nell’economia più grande del mondo.

Particolare attenzione anche al fatto che proprio perché le vendite di Walmart e Target sono rivolte a privati cittadini, i loro risultati sono considerati un “termometro economico” che misura - con un buon grado di accuratezza - la propensione ai consumi, ora senza alcun dubbio in deciso rallentamento a causa delle pressioni inflazionistiche.

In conclusione, crediamo che questo sia un segnale forte riguardo al cambio delle condizioni macro ormai certamente in atto. Inoltre, non prevediamo miglioramenti della situazione economica nel breve-medio termine a causa della forte incertezza geopolitica - che continua a regnare sui mercati - e alle politiche monetarie restrittive imposte dalle banche centrali.

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