Vai al contenuto

I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati turbo sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio.

Corte Costituzionale tedesca accetta liquidità della BCE ma con riserva, EUR/USD in calo

Per i giudici di Karlsruhe il Quantitative Easing è legittimo, ma servono chiarimenti dalla Banca centrale europea (entro tre mesi). Contengono le perdite gli indici europei, sale lo spread

Bandiere BCE Fonte: Bloomberg

I tedeschi si interrogano sulla legittimità delle misure di Quantitative Easing della Banca centrale europea dal 2015, ma oggi la questione assume una nuova rilevanza politica, oltre che giuridica, soprattutto nel mezzo della crisi coronavirus, la più grave che l'Unione Europea abbia mai attraversato.

Per i giudici della Bundesverfassungsgericht, la Corte Costituzionale tedesca, le misure di acquisto dei titoli di stato e privati da parte dell’istituto centrale europeo sarebbero legali, ma con riserva. La decisione monetaria infatti non è passata al vaglio del governo e del Budestag, il parlamento tedesco, che avrebbero dovuto valutare la proporzionalità delle misure.

È per questo che “alla Bundesbank è vietato partecipare all'attuazione del programma di acquisto della Bce dopo un periodo di transizione non superiore a tre mesi, a meno che il Consiglio direttivo di Francoforte non spieghi chiaramente in una nuova decisione che il programma è proporzionale”, secondo quanto comunicato dalla Corte.

La palla passa dunque alla Banca centrale europea, il cui Consiglio direttivo ha già fatto sapere che “si esprimerà a tempo debito”.

Da dove ha inizio il contenzioso?

Il merito della questione si sposta dunque dalla legittimità delle misure di QE all'entità delle stesse. Il dilemma sulla proporzionalità degli acquisti nasce dal timore che questi possano di fatto assolvere alla funzione di finanziamenti pubblici per gli stati più in difficoltà: di qui, la circospezione con cui aderire o meno al programma, tramite la Bundesbank.

La battaglia giudiziaria tra istituzioni comunitarie e Corte federale va avanti almeno dal 2015 – da quando la Bce ha implementato le misure di Quantitative Easing con cui iniettare liquidità nel sistema di Eurolandia tramite l’acquisto di titoli di tato nazionali e, dunque, raggiungere il target di inflazione al 2%.

Lo scontro tuttavia è iniziato ancora prima, con le Omt (Outright Monetary Transactions) proposte nel 2012 dall’allora presidente della Bce Mario Draghi, con cui intendeva portare avanti operazioni di acquisti illimitato dei titoli di stato a breve termine dei paesi più in difficoltà dell’Eurozona. A quel tempo, una ferma opposizione da parte soprattutto di esponenti della CDU ha portato la questione davanti alla Corte di Giustizia Europea che, nel dicembre 2018, giudicò inconsistenti le accuse di “abuso di potere” della Bce rispetto al proprio mandato.

Con la sentenza di stamattina, i giudici hanno dichiarato anche la suddetta decisione “arbitraria” e “non vincolante” alla Corte costituzionale federale.

Cosa implica la sentenza della Corte costituzionale tedesca?

Il prossimo passo dunque sarà la comunicazione con cui la Banca centrale europea giustificherà la proporzionalità delle misure disposte con il QE. Nel frattempo nulla cambia, soprattutto alla luce delle misure di vero e proprio salvataggio delle ultime settimane (120 miliardi di euro al mese per tutto il 2020, a cui si aggiungono i 750 miliardi stanziati proprio per favorire la rinascita dell’economia europea, schiacciata dalla crisi coronavirus). O meglio: la Bundesbank potrebbe decidere di non partecipare più al programma di acquisti dei titoli di stato dei paesi comunitari, ma ciò non fermerebbe il programma di QE.

Tutt’al più, i problemi sorgerebbero a proposito di quello spirito di solidarietà europea che già è uscito particolarmente ammaccato dopo gli sconti all’interno dell’Eurogruppo sull’opportunità o meno di ricorrere al Meccanismo Europeo di Stabilità (e, poi, all’implementazione di un Recovery Fund) in risposta alla crisi scatenata dal coronavirus.

Come ha influito la decisione sui mercati?

In tarda mattinata, la decisione dei giudici di Karlsruhe ha provocato un’inversione di tendenza su pressoché tutti i principali listini europei. Dopo l’apertura sprint, infatti, intorno ai due punti percentuali, a metà sessione il Dax viaggia in rialzo dell’1,28%, il Cac 40 guadagna l’1,51% e Piazza Affari viaggia a +0,88%.

Ne esce inoltre leggermente indebolito l’euro, con il cambio EUR/USD che scende a 1,0841 (stamattina viaggiava sopra 1,09).

Sale invece lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con i titoli a 30 anni passati da 233 punti base a 247 (dopo aver toccato i 250), mentre il differenziale tra i titoli decennali italiani e tedeschi viaggia a quota 248,4.


Fai trading sul Forex e altri mercati senza rischi con il conto demo di IG.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

  • Forex
  • Azioni
  • Indici

Dati di mercato

  • Forex
  • Azioni
  • Indici

I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.

Potrebbero interessarti anche…

La trasparenza è da sempre una nostra prerogativa

Scopri perché siamo un broker leader nel trading online

I CFD sono una modalità operativa, più flessibile e vantaggiosa per fare trading