Disoccupazione Usa, oltre 5 milioni i cittadini senza lavoro a causa del Coronavirus nell’ultima settimana
Il totale delle persone rimaste senza lavoro negli Stati Uniti è arrivato a oltre 22 milioni, molti ancora in attesa dei 2.200 miliardi promessi da Trump
Continua ad aumentare il numero dei cittadini statunitensi che per la prima volta fa richiesta di un sussidio di disoccupazione. Per la settimana che si è conclusa sabato 11 aprile gli analisti avevano calcolato 5,10 milioni di nuove richieste, ma il dato reale ha oltrepassato di nuovo le aspettative e le domande sono state 5,25 milioni.
La media a quattro settimane, considerata più attendibile perché elimina la volatilità tra le diverse settimane, ha raggiunto il massimo storico di 5,51 milioni.
Come si stanno evolvendo i dati sulla disoccupazione Usa?
Si osserva comunque una flessione di 1,37 milioni di unità rispetto alla scorsa settimana, quando il numero di richieste è arrivato a 6,15 milioni. Nello stesso periodo del 2019 erano state solo 203 mila: record in termini di milioni non si sono mai registrati nella storia della raccolta dati del Department of Labor, neanche durante la crisi finanziaria del 2008 o la Depressione degli anni Trenta.
Ma quali categorie stanno scontando più di tutte gli effetti del lockdown? Secondo gli analisti di Westwood Capital, la maggior parte dei 22 milioni di posti di lavoro andati persi nelle ultime quattro settimane appartengono ai cosiddetti “Blue collar”, ovvero gli occupati nella produzione di beni e servizi. Secondo la stessa indagine, tuttavia, sottolinea come presto la crisi potrebbe arrivare a lambire anche i ruoli manageriali, nel momento in cui i fondi garantiti a livello governativo non arriveranno entro breve alle stesse imprese.
Nelle ultime settimane l’amministrazione Trump ha fatto approvare una misura d’emergenza per disporre oltre 2.200 miliardi di dollari per supportare aziende, piccole e medie imprese e famiglie, ma lungaggini tecniche non permettono ancora di accedere facilmente agli aiuti.
Cosa si prevede per il futuro?
Secondo un’analisi di Bloomberg, il fatto di aver raggiunto la cifra record di oltre 22 milioni di disoccupati equivale ormai ad aver azzerato i progressi, in termini di occupazione negli Stati Uniti, osservati dai tempi dell’ultima recessione, nel 2008. Ad oggi, il numero complessivo dei lavoratori che ricevono sussidi di disoccupazione da più di una settimana - relativo alla settimana terminata il 4 aprile, l'ultima per la quale e' disponibile il dato - ha registrato un rialzo di 4.530.000 unita' a 11.976.000 unità.
Secondo gli economisti della Federal Reserve, se la situazione continuasse a precipitare seguendo questo trend la possibilità che il “worst case scenario”, ovvero un tasso di disoccupazione del 30%, potrebbe diventare realtà.
Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che, data l’incertezza del comportamento del virus (non si esclude infatti una seconda ondata una volta allentate le misure di lockdown, proprio come sta succedendo in questo giorni in Cina), la crisi occupazionale possa protrarsi per mesi.
Come hanno reagito gli indici Usa?
A poche ore dalla pubblicazione dei dati, gli indici su Wall Street segnano risultati contrastanti. Il cattivo dato sulle richieste di sussidi di disoccupazione sembra infatti aver spinto al ribasso il Down Jones e l’S&P500, che al momento viaggiano rispettivamente al ribasso dello 0,98% e dello 0,39%; sopra la parità invece il Nasdaq, che guadagna quasi mezzo punto percentuale (+0,47%). La Borsa di New York tuttavia attende le parole di Trump, con cui il presidente Usa potrebbe rilasciare dichiarazioni per un eventuale allentamento delle misure di lockdown.
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