Dow Jones di nuovo ai massimi, calo della disoccupazione a novembre
Nuovi record storici per gli azionari Usa, fiduciosi in nuovi stimoli fiscali e sulla scia del prezzo del petrolio, in rialzo dopo meeting Opec+
È la crescita di nuovi posti di lavoro più lenta degli ultimi sei mesi: 245 mila nuove assunzioni a novembre, in calo rispetto a ottobre (610 mila) e anche rispetto alle previsioni (gli analisti se ne aspettavano almeno 469 mila). Eppure il Dow Jones guarda avanti, alla promessa di nuovi stimoli fiscali e al tasso di disoccupazione in calo al 6,7%, e oggi tocca di nuovo i massimi storici, a 30.160 punti.
Dow Jones, S&P e Nasdaq: come reagisce Wall Street ai nuovi dati macro?
Gli occupati crescono al ritmo minore dallo scorso maggio, quando il mercato del lavoro aveva iniziato a riprendersi dal tracollo scatenato dalla pandemia di covid-19. Migliora comunque il tasso di disoccupazione, che scende rispetto a ottobre dello 0,01% al 6,7%.
Un miglioramento risibile, ma i mercati festeggiano lo stesso: secondo gli analisti infatti i dati deludenti potrebbero spingere a perseguire più aggressivamente un pacchetto di stimoli fiscali. Se il Congresso non agirà rapidamente, infatti, oltre 13 milioni di americani perderanno i sussidi di disoccupazione finanziati dal governo dal 26 dicembre.
E la svolta sembra essersi fatta sempre più concreta proprio nelle ultime ore. All’inizio della settimana il Senato aveva rigettato una proposta bipartisan per un piano da 908 miliardi di dollari, destinati ad aiutare famiglie e imprese più colpite dalla crisi.
Ieri invece il disegno di legge ha ripreso slancio e nelle ultime ore il presidente eletto Joe Biden ha spinto ulteriormente per l’adozione di un pacchetto di aiuti fiscali, tra i principali market mover al momento sugli azionari Usa insieme alle notizie sui vaccini e all’andamento della pandemia di covid-19 (che ieri ha portato a un nuovo record giornaliero di casi, oltre 213 mila e 2.885 vittime al due dicembre).
In rialzo gli azionari su Wall Street: al momento il Nasdaq avanza dello 0,38%, il Dow Jones dello 0,62% e l'S&P 500 dello 0,68%.
Cos’altro sta influendo su Wall Street?
Il vaccino Pfizer/Biontech
Nel frattempo, dal fronte vaccini arrivano nuove notizie sul brevetto di Pfizer/Biontech. A un giorno dall’approvazione, prima tra i paesi occidentali, della distribuzione, da parte di Londra, le due aziende hanno comunicato difficoltà nella catena di approvvigionamento, in grado di dimezzare le dosi disponibili prima della fine dell’anno.
Nello stesso report comunque le due case farmaceutiche hanno comunque garantito che nel 2021 distribuiranno circa 1,3 miliardi di dosi e che il calo di 50 milioni dovuto a dette difficoltà sarà comunque recuperato nei prossimi mesi.
Il prezzo del petrolio
Tra le quotazioni che hanno osservato i rialzi maggiori sul Dow Jones spiccano i titoli oil: Occidental Petroleum è balzata di oltre il 9% durante la sessione, Chevron di quasi il 3%.
A guidare il rialzo del greggio è il compromesso siglato nei giorni scorsi dall’Opec+, in base al quale la produzione di petrolio a partire dal 2021 diminuirà di 500 mila barili al giorno – rispetto ai due milioni previsti dal piano originale. Al momento il Wti viene scambiato per 45,88 barili al giorno mentre il Brent viaggia a 48,94 dollari.
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