EUR/USD ai minimi da un mese dopo crollo indice Ifo tedesco
L’indice sulle condizioni aziendali della zona euro restituisce dati allarmanti, con il coronavirus che ha affossato le prospettive di crescita. In calo il cambio EUR/USD, complice anche il Consiglio europeo di ieri
L’epidemia di coronavirus, che finora ha provocato oltre 2,6 milioni di contagiati e 180 mila vittime in tutto il mondo, continua a tenere sotto pressione l’economia dell’Eurozona. Stamattina i dati fotografati dall’indice Ifo (Information und Foschung) sul sentiment e sulle condizioni aziendali ha toccato un nuovo minimo storico: 74,3 punti, in ribasso rispetto al dato di marzo, per altro rivisto al ribasso da 86,1 a 85,9.
Cosa ci dice il dato Ifo sulle condizioni economiche dell’Eurozona?
L’indagine, condotta su oltre 9 mila aziende, misura il clima di fiducia (o sfiducia) per il mese corrente nel settore aziendale. Nello specifico, le aspettative riguardo alle aziende si è abbassata a 69,4 punti, mentre il sub-indice che misura solo le condizioni attuali scende a 79,5 – a fronte di un’aspettativa rispettivamente di 75 e 81 punti.
Secondo quanto dichiarato dall’istituto, a pesare sul dato sono soprattutto le stime sulla situazione economica attuale, che a marzo avevano raggiunto 92 punti: un calo di 20 punti, indice dell’impatto della pandemia di coronavirus sull’economia tedesca. “Le aziende non sono mai state così pessimiste” commenta Clemens Fuest, presidente dell’istituto Ifo.
Ad aprile il settore manifatturiero ha toccato il minimo dal 2009; ma è il settore servizi ad essere crollato a livelli mai visti prima, a causa dello stop forzato alle attività richiesto dalle misure di distanziamento sociale, nel tentativo di contenere i nuovi casi di coronavirus. Quanto a commercio e costruzioni, ad aprile si assiste al calo più bruco mai registrato, sebbene a quanto risulta dalla ricerca le compagnie edili tedesche siano ancora abbastanza fiduciose nel futuro.
Come ha reagito il cambio EUR/USD?
Subito dopo la pubblicazione del dato Ifo, l’euro è sceso ai minimi da un mese nei confronti del dollaro. La valuta unica ha perso infatti circa il 20%, scendendo a 1,0727, complice anche il Consiglio Europeo di ieri non del tutto soddisfacente.
La riunione di ieri dei capi di stato e di governo dell’Unione europea si è infatti conclusa con un accordo di massima sulle misure da intraprendere per trainare fuori l’Ue dalla crisi economica in cui è piombata a causa delle misure di lockdown rese necessarie per contrastare l’espansione del coronavirus, ma per i dettagli di rimanda all’incontro della Commissione europea anticipato, a causa dell’urgenza della situazione, al 6 maggio.
Tra le misure, la più controversa è il ricorso al cosiddetto “Recovery Fund”, un fondo garantito a livello europeo – i cui costi non ricadrebbero, dunque, sui singoli stati – di cui però restano ancora in dubbio il volume (si parla di 1.500 miliardi di euro) e i dettagli tecnici circa il funzionamento e la durata dei prestiti (il commissario europeo per gli Affari Economici e Finanziari, Paolo Gentiloni, ha ipotizzato prestiti a 30-40 anni).
D’altro canto, l’euro è tornato a rafforzarsi già in tarda mattinata e, al momento, viaggia a quota 1,0785 EUR/USD, mentre il cambio EUR/GBP segna 0,8742.
Come hanno reagito gli indici di Borsa?
Continuano a perdere quota le Borse europee, con Francoforte in calo dello 0,87%, Parigi che perde lo 0,86% e Milano vicina alla parità, ma comunque in territorio negativo, a -0,07%.
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