Forex: EUR/USD ai minimi da 20 anni

Forte svalutazione dell’euro nei confronti delle altre valute anche se i movimenti maggiori si registrano contro il dollaro americano e il franco svizzero.

Rischio recessione nell’Eurozona

La pubblicazione degli indici S&P Global PMI ha scatenato l’ondata di vendite sulla coppia EUR/USD che ha toccato un minimo a 1,0280 per poi ritracciare ed attestarsi sul livello di 1,0290. In particolare, il dato PMI francese - in ribasso a 53,9 punti rispetto alle previsioni ferme a 54,4 - ha alimentato i timori di un rallentamento economico già in atto e di una recessione non molto lontana. Inoltre, i dati macroeconomici indicano che la crescita dell’Eurozona è rallentata fino allo 0,2% nel secondo trimestre mentre i risultati in calo riguardo ad ordini e occupazione indicano che - probabilmente - i prossimi mesi saranno i peggiori.

Di conseguenza, il mercato prezza già una difficoltà della Banca Centrale Europea ad alzare i tassi di interesse. La BCE dovrebbe, secondo le nostre attese, alzare di 125 punti base il costo del denaro fino alla fine dell’anno contro il programma molto più aggressivo della Federal Reserve che - ad oggi - li ha già alzati di 150 punti base e che probabilmente li aumenterà ancora nella riunione di luglio di altri 75 punti base.

Dunque, il differenziale tra i tassi di interesse statunitensi e quelli dell’Eurozona, ancora fermi allo 0%, continuerà ad allargarsi per tutto il corso del 2022. Dopo la pubblicazione dei dati PMI il rendimento dell’obbligazione tedesca a 2 anni, molto sensibile ai tassi di interesse, è sceso di 13 punti base fino allo 0,49%, scontando un aumento minore dei tassi da parte della BCE.

Euro verso la parità

Dall’inizio dell’anno l’euro perde il 9% contro il dollaro americano a causa dell’effetto combinato delle divergenti politiche monetarie delle rispettive banche centrali e dell’escalation bellica in Ucraina che stanno aumentando i rischi di recessione economica da parte della BCE.

Di conseguenza, gli operatori finanziari stanno scommettendo al ribasso che l’euro continuerà a svalutarsi contro il dollaro americano e che la parità sarà presto raggiunta nel corso di quest’anno.

Tuttavia, l’euro sta soffrendo non solo contro il biglietto verde ma anche contro il franco svizzero. Infatti, da un mese a questa parte la coppia EUR/CHF perde oltre il 5% scendendo sotto la parità e attestandosi sui livelli di 0,994.

Quali previsioni?

Crediamo che, viste le dinamiche macroeconomiche, l’euro continuerà a deprezzarsi soprattutto nei confronti del dollaro. Questa tendenza rialzista del biglietto verde sarà dettata principalmente dal programma di incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve che può permettersi un aumento maggiore in quanto la sua economia gode di fondamentali più solidi rispetto a quelli del Vecchio Continente.

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