Forex: EUR/USD in forte rialzo dopo aumento tassi BCE

Giovedì scorso, la decisione della Banca Centrale Europea di alzare i tassi di interesse di ben 75 punti base (il più ampio rialzo nella storia dell’Eurotower) ha portato la coppia EUR/USD a salire fino a livelli mai raggiunti da oltre 3 settimane.

Infatti, nonostante la coppia EUR/USD avesse mostrato segnali rialzisti già da venerdì - superando la parità con il biglietto verde e attestandosi a 1,0050 - questa mattina il cambio sta mostrando un momentum particolarmente positivo con un guadagno del +1,38% fino al picco intraday di 1,0198.

Infatti, questa mattina anche il Dollar Index (che mette a confronto il dollaro contro un paniere di altre 6 valute) mostra segnali ribassisti con un calo del -0,82% che lo porta dal livello di 108,53 fino agli attuali 107,65, minimo del 26 agosto scorso.

La forza della moneta unica arriva dopo una costante ma graduale debolezza contro il biglietto verde che aveva accelerato il ritmo del suo apprezzamento da marzo scorso, quando la Federal Reserve ha iniziato ad agire aggressivamente sui tassi di interesse attuando una politica monetaria restrittiva.

La banca centrale statunitense ha infatti portato il livello dei tassi fino all’attuale range compreso tra il 2,25% e il 2,50% anche se le aspettative del mercato sono per un ulteriore rialzo super-aggressivo da 75 punti base (sarebbe il terzo consecutivo) durante la prossima riunione programmata per il 20-21 settembre.

Il recente rimbalzo della coppia EUR/USD è invece dovuto all’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE che giovedì scorso ha alzato tutti i suoi tre tassi di riferimento (operazioni di rifinanziamento, prestiti marginali e depositi) dello 0,75%, portandoli rispettivamente all’1,25%, 1,50% e 0,75%.

Il rinvigorimento da parte dell’euro va però ben oltre la decisione monetaria della settimana scorsa. Infatti, dopo le dichiarazioni del Presidente della BCE Christine Lagarde, il mercato ha cominciato a scontare futuri rialzi dei tassi di interesse anche nelle prossime riunioni.

Inoltre, anche le parole del Presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, hanno fomentato gli acquisti sull’euro. Nagel ha infatti segnalato il sostegno ad un più ampio piano di rialzo dei tassi di interesse nelle prossime riunioni se le condizioni sull’inflazione europea dovessero restare le medesime anche nei prossimi mesi.

La BCE ha infatti l’obiettivo primario di riportare le pressioni inflazionistiche vicino al 2% anno su anno nel medio termine anche se potrebbe adattarsi ad un calmieramento intorno ad un livello del 3%-4% nel 2023.

Sarà dunque fondamentale seguire l’andamento delle prossime pubblicazioni riguardo alla crescita dei prezzi al consumo in Europa (attualmente nell’Eurozona al +9,1% a/a nel mese di agosto) negli Stati Uniti per poter delineare un outlook più chiaro sull’andamento della coppia valutaria nel medio termine.

Le previsioni

Nonostante la ripresa dell’euro nei confronti del dollaro, il cambio EUR/USD rimane ancora ai livelli minimi da 20 anni. Infatti, crediamo che la FED non esiterà ad alzare i tassi di interesse anche nelle prossime riunioni anche se molto dipenderà dal dato sull’inflazione negli Stati Uniti nel mese di agosto in pubblicazione domani.

Tuttavia, anche la BCE ha ormai intrapreso un percorso di graduale rialzo dei tassi di interesse che dovrà servire a calmierare le crescenti pressioni inflazionistiche nel Vecchio Continente. Infatti, le aspettative degli investitori si attendono un aumento del tasso di riferimento della BCE (quello di rifinanziamento) ad un livello intorno al 2%, cosa che potrebbe rafforzare ulteriormente la moneta unica.

Per questo motivo, crediamo che il cambio EUR/USD possa continuare a restare stabilmente sopra la parità per il breve/medio periodo con un target rialzista che potrebbe portarlo oltre le resistenze poste a 1,0272 e 1,0369.

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