Forex: la coppia USD/JPY si avvicina alla fatidica soglia dei 150

Questa mattina lo USD/JPY (大口） è salito fino al livello di 149,29 avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 150 che, secondo il mercato, potrebbe determinare un radicale cambio della politica monetaria ultra-accomodante attuata dalla banca centrale giapponese.

Anche nella giornata di ieri, lo yen è scivolato ai minimi contro il dollaro con la coppia che ha toccato il massimo a 149,09. Giovedì scorso la BoJ ha dovuto intervenire prontamente per limitare il deprezzamento dello yen riportando brevemente il cambio USD/JPY (大口） intorno ai 146,48. Secondo i trader valutari, l’intervento dovrebbe aver “bruciato” circa ¥1,3 trilioni di riserve valutarie (equivalenti a $9,3 miliardi).

Quello della settimana scorsa è la seconda entrata in azione quest’anno da parte dell’istituto monetario nipponico (dopo l’intervento da ben $20 miliardi in settembre). Tuttavia, il consensus crede che la BoJ dovrà intervenire altre volte entro la fine del 2022.

Alle 11:03 di questa mattina, la BoJ ha riportato il cambio fino ad un minimo di 148,13 (-116 pips) nel tentativo di frenare il forte momentum rialzista che stava avvicinando la coppia valutaria al target di 149,50.

Il marcato deprezzamento dello yen, ai minimi di 32 anni contro il dollaro, pone notevoli pressioni sull’istituto monetario nipponico. La BoJ sta tentando di frenare la continua svalutazione della valuta - data in gran parte della divergenza tra la propria politica monetaria e quella della Federal Reserve - anche se allo stesso tempo sembra essere intenzionata a non variarla di un millimetro, almeno nel breve periodo.

Infatti, la Bank of Japan rimane l’unica banca centrale a mantenere i tassi di interesse ad un livello negativo (al -0,1%) nel tentativo di stimolare l’economia giapponese, in lieve ripresa dopo decenni di pressioni deflazionistiche che hanno affossato il sistema economico del paese del Sol Levante. L’inflazione nel mese di agosto è risultata in crescita al +3% anno su anno.

Le previsioni

Crediamo che l’indebolimento della valuta nipponica nei confronti del dollaro sia ben lontano dall’aver toccato il fondo a causa della continua divergenza tra le rispettive politiche monetarie. La Federal Reserve ha infatti ribadito il suo atteggiamento super-aggressivo riguardo al rialzo dei tassi di interesse - attualmente compresi tra il 3% e il 3,25% - così da tentare di frenare le crescenti pressioni inflazionistiche (+8,2% a/a nel mese di settembre).

Pensiamo che questo gap si amplierà ulteriormente entro la fine dell’anno, con i tassi FED che supereranno il livello del 4%, generando ulteriori scossoni sul cambio USD/JPY (大口）. Da gennaio, lo yen ha perso oltre il 20% del proprio valore contro il biglietto verde.

La BoJ interverrà quasi certamente altre volte entro la fine del 2022 per tentare di stabilizzare il cambio USD/JPY (大口）, anche se queste misure sortiranno solo effetti di breve termine e non potranno evitare una svalutazione di medio-lungo periodo.

Da un punto di vista tecnico, la coppia valutaria potrebbe presto superare agevolmente la soglia dei 150 fino ad un target di breve-medio periodo fissato a 152 e previsto per l’inizio dell’anno prossimo. Al contrario, le azioni di calmieramento della BoJ potrebbero portare lo USD/JPY (大口） a stabilizzarsi sul supporto di breve periodo fissato a 148,44, minimo di ieri.

Ulteriori ribassi in questa direzione porterebbero il cambio fino al successivo supporto di 147,09 testato venerdì scorso.

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