Forex: USD/JPY ai minimi di due mesi, cosa succede?

La coppia USD/JPY (大口） ha toccato i minimi da circa due mesi toccando i livelli di 130,40 yen per dollaro, dopo le dichiarazioni della settimana scorsa da parte della FED che hanno fatto intendere che l’aumento dei tassi di interesse potrebbe rallentare se i dati (inflazionistici) lo consentiranno.

In realtà a Tokyo, i traders fanno sapere che il movimento è stato dato da una combinazione di fattori quali una presa di profitto da parte dei fondi speculativi (che avevano aperto posizioni lunghe sul dollaro) e i bassi rendimenti dei treasuries statunitensi (scontano infatti un rallentamento nel processo di rialzo del costo del denaro da parte della FED).

Bisognerà dunque capire se l’apprezzamento dello yen è sostenuto da un momentum solido oppure è solo un flebile rialzo di breve periodo. Infatti, i volumi ridotti a causa del periodo estivo e la politica monetaria espansiva della Bank of Japan potrebbero rendere i tentativi di rafforzamento pressoché vani.

Le cause del deprezzamento del dollaro

La debolezza del dollaro è iniziata la settimana scorsa dopo la riunione della Federal Reserve.

Qui il governatore Jerome Powell ha rassicurato i mercati indicando che il meeting di settembre potrebbe rappresentare il picco del programma di rialzi (75 punti base) e che la banca centrale potrebbe dunque studiare un allentamento dei tassi di interesse nel medio periodo, inflazione permettendo.

Dopo queste parole, gli operatori (in particolare gli hedge funds) hanno deciso di chiudere le proprie posizioni lunghe sul biglietto verde, sicuri che si fosse raggiunto l’apice nel rafforzamento del biglietto verde. Infatti, il dollaro americano perde anche contro la sterlina inglese (-4,5% da metà luglio) e il dollaro australiano (-5,26%).

Dunque, i movimenti degli ultimi giorni sulla valuta nipponica sono più che altro una reazione alla perdita di attrattività del dollaro piuttosto che a un reale apprezzamento dello yen.

Nonostante ciò, nel breve periodo, la valuta nipponica ha guadagnato circa il 4,5% negli ultimi sette giorni con molti investitori che accusano l’amplificazione dei movimenti a causa degli scarsi volumi estivi che aumentano i movimenti al rialzo o al ribasso da parte di pochi operatori.

Infatti, dal picco di 15 giorni fa, lo yen ha mostrato un momentum sorprendente che lo ha portato prima a quota 135,10 e poi ancora più giù fino al supporto di 130,42.

Quali previsioni?

Le nostre previsioni di medio periodo sono che la coppia USD/JPY (大口） continui a scendere grazie ad una riduzione nell’aggressività della politica monetaria statunitense. Infatti, il raggiungimento di un eventuale picco nella crescita dell’inflazione potrebbe ulteriormente incoraggiare gli operatori ad abbandonare il biglietto verde, alimentando il calo nel cambio USD/JPY (大口） fino alla resistenza di 126,33. Conferme per tali prospettive grafiche arriveranno con il break-out ribassista di 130,40.

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