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Euro e sterlina nel giorno della Brexit: gli effetti del voto sul mercato forex

Sterlina/dollaro: cartina tornasole del voto inglese. Euro/dollaro: controprova della exit inglese dall’Europa. Euro/sterlina: barometro della Brexit, protagonista di giornata, seppur poco utile ai fini dell’analisi degli equilibri paese su paese.

euro pound
Fonte: Bloomberg

Sterlina/dollaro: cartina tornasole del voto inglese, positivo sulle speranze che un no deal non ci sarà, negativo sulle attese di una bocciatura dell’accordo.

Euro/dollaro: controprova dell’effetto di una exit inglese sull’Europa, attualmente più in balia dei dati macro tedeschi che dei rumors politici inglesi.

Euro/sterlina: barometro della Brexit, diretto protagonista di giornata, seppur poco utile ai fini dell’analisi degli equilibri paese su paese.

GBP/USD

In attesa del voto della Camera dei Comuni sulla Brexit di questa sera, il cambio GBP/USD scambia in un ristretto intervallo di valori. La coppia si muove oggi attorno al livello a 1,2850, dopo aver toccato il ritracciamento di Fibonacci al 23,6% in area 1,2890.

A livello di stime, nelle prossime ore la sterlina potrebbe andare incontro a due strade: una prima, nel caso di un voto positivo alla soft Brexit (o dell’approvazione di uno degli emendamenti che aprirebbe a nuovi possibili consensi), con un cambio GBP/USD diretto verso 1,3500, sui livelli di metà maggio; una seconda, nel caso di no deal (e di un eventuale trionfo del partito laburista), al di sotto del minimo storico a quota 1,1800 (raggiunto nell’ottobre 2016 sull’acuirsi dei timori della Brexit). Complessivamente, dal 23 giugno 2016 la divisa inglese ha perso contro dollaro il 14% del proprio valore.

EUR/USD

Non solo Brexit sul fronte europeo: se le dinamiche d’uscita del Regno Unito dall’Ue porteranno parziale incertezza nel Vecchio Continente e sulla moneta unica, al momento le preoccupazioni della piazza si concentrano su un altro problema: la tenuta dell’economia tedesca come locomotrice del Vecchio Continente e, in generale, la robustezza di indicatori economici che via via perdono il proprio smalto.

Il cambio EUR/USD scambia attualmente ad un minimo da oltre una settimana, dopo aver bucato il supporto a 1,1430. Se la divisa europea dovesse trovare nuova forza per reagire, i primi livelli di riferimento sono quelli collocati in area 1,1440-1,1465, con successivi 1,1490-1,1500. A ribasso, nel caso di un prosieguo in direzione 1,1400, i valori cardine di riferimento si fissano a 1,1390 e 1,1350. Cruciale rimane infine lo step a 1,1300, livello più volte difeso da metà agosto in poi.

EUR/GBP

Dopo un parziale apprezzamento che ha accompagnato il cambio EUR/GBP nell’ultimo mese e mezzo del 2018, la coppia ha iniziato a scontare qualche pressione a ribasso a partire dal 2019, bucando la soglia a 0,8900. Come supporto, il primo step di riferimento è rappresentato dal livello a 0,8880, appena prima del ritracciamento di Fibonacci al 50% a 0,8860. Ulteriori livelli di riferimento sono quindi rappresentati da 0,8800 e successivi 0,8725.

Nel caso di una ripresa, l’euro potrebbe tornare ad apprezzarsi contro sterlina verso l’area a 0,8915 e 0,8930 poi, fino a raggiungere il ritracciamento di Fibonacci al 23,6% tra 0,8950 e 0,8985.

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