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I negoziati sulla Brexit appesantiscono la divisa britannica.
Torna a perdere terreno la divisa britannica verso le principali valute mondiali in scia all’incertezza sulla Brexit. Il Parlamento europeo ha bocciato stamane la proposta britannica sulla cittadinanza Ue per coloro che l’hanno richiesta dopo il referendum sulla Brexit.
Il tema è stato fortemente criticato da Bruxelles che ha respinto così la proposta di Londra. Allo stesso tempo, il Parlamento ha ribadito che non ci sarà nessuno slittamento della scadenza dei negoziati prevista per il 30 marzo 2019, dato che dopo due mesi sono previste le elezioni dell’europarlamento.
Quindi, a circa un mese dalla partenza dei colloqui, il clima tra Londra e Ue è già infuocato. E a risentirne è la sterlina, appesantita dalle vendite anche questa mattina.
Il cambio GBP/USD è tornato a 1,2850, dopo aver fallito il secondo aggancio di 1,30 la scorsa settimana. Il canale discendente in essere da inizio mese non promette nulla di buono nelle prossime settimane. Un cedimento della parte bassa del canale potrebbe addirittura accelerarne la discesa verso 1,26, bottom di giugno.
Più chiare e definite sono le prospettive sull’EUR/GBP, che da qualche settimana ormai sosta vicino alla parte alta del rettangolo creatosi a inizio anno. Il cambio sembra essere sostenuto ora anche dalla trend line rialzista che unisce i minimi di fine 2015 con quelli di metà 2016, violata a cavallo di aprile e maggio. Se dovesse lasciarsi alle spalle 0,8870-0,8880 la corsa potrebbe puntare dritto a 0,9430, picchi del flash crash di ottobre scorso e proiezione dell’ampiezza del rettangolo dal punto di break out. Delle conferme arriverebbero con il superamento di 0,9050.
Qualche perplessità arriverebbe da un cedimento della trend line suddetta, in transito ora a 0,8760. Il primo supporto è a 0,86, al di sotto del quale la discesa potrebbe proseguire verso 0,83, supporto strategico di lungo periodo. I tre tentativi di avvicinamento a questo livello nell’ultimo anno sono sempre falliti, elemento questo che ne accresce l’importanza. Non ci aspettiamo, pertanto, discese sotto tale livello al momento.
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