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Da sabato i servizi pubblici americani sono in “shutdown”, ovvero temporaneamente sospesi per insufficienza di fondi. Il mancato accordo al Senato sul bilancio (in particolare i democratici spingevano per finanziare l’assistenza sanitaria in favore dei figli minorenni degli immigrati clandestini) ha dato il via alla chiusura delle attività federali. Nella serata di oggi il Senato dovrebbe tornare a votare per un provvedimento di spesa straordinario che permetta di riaprire le attività del governo federale almeno fino all’8 febbraio.
Il dollar index, paniere che misura la forza del biglietto verde contro le principali valute internazionali, si mantiene sempre vicino ai minimi dal 2014 a 90 punti circa.
La debolezza del dollaro spinge il cambio USD/JPY verso il basso al momento a 110,70. Le pressioni ribassiste di brevissimo confermano l’andamento negativo della coppia valutaria degli ultimi 3 mesi. E’ abbastanza evidente il canale discendente che ha contenuto le quotazioni dell’USD/JPY da novembre in poi. Osservando il grafico il cedimento del supporto a 110,50 getterebbe le basi per una estensione della discesa verso 109,72. Segnali contrari solamente sopra 111,50.