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GameStop: cosa è successo al titolo in Borsa, in 3 punti

Un balzo del 400% in pochi giorni, oltre il 100% solo nelle ultime 24 ore: i grandi di Wall Street scommettono al ribasso su GameStop, ma un gruppo di giovani investitori retail ribalta la situazione.

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Il titolo GameStop guadagna in poche ore gli onori della cronaca finanziaria e non. Già si parla della rivincita contro Wall Street: un attacco ai grandi della finanza partito dal basso, da un gruppo di piccoli speculatori che si sono incontrati su internet per minare il sistema degli hedge fund. Un sistema di scommesse al ribasso, disatteso in maniera epocale.

GameStop: cosa è successo al titolo?

È stato facile, per i principali hedge funds specializzati in vendite allo scoperto, puntare tutto sul fallimento di GameStop: catena di vendita di videogiochi, già per propria natura destinata al collasso. L’emergenza covid-19 ha dato il colpo di grazia alla situazione finanziaria, già sull’orlo del baratro. All’inizio del 2020, un’azione GameStop valeva poco più di sei dollari.

Il titolo diventa presto preda ideale per le vendite allo scoperto degli speculatori finanziari. D’altra parte, niente porta a pensare a una possibile ripresa per un business destinato a lottare per la sopravvivenza: GameStop contava un rosso di 795 milioni di dollari nel 2019, licenziamenti in massa e chiusura di diversi punti vendita (in tutto il mondo, Italia compresa, GameStop è attiva al momento con circa 5.000 negozi).

Ma che l’andamento in Borsa del titolo non corrisponda necessariamente alle effettive prestazioni di mercato non è più un mistero – e questo 2020 ce l’ha confermato.

Come cambia la situazione: il potere delle communities

Poco prima della metà di gennaio, la sorpresa: le azioni GameStop riprendono a salire. E lo fanno in maniera esponenziale: il 12 gennaio erano a poco più di 19 dollari, due giorni dopo sfioravano i 40, dieci giorni dopo salgono a 65 dollari, lunedì scorso toccavano i 76,8 dollari. Nelle ultime 48 ore, il boom: le quotazioni GameStop sono schizzate in rialzo fino a toccare, ieri, 374,51 dollari, un rialzo che solo ieri ha toccato il 134% in 24 ore.

Del possibile cambio nel trend delle azioni GameStop in realtà si parlava già dal 2019, ma ad innescare il boom degli ultimi giorni è stato l’ingresso, l’11 gennaio, di Ryan Cohen nel cda di GameStop: mesi fa, Cohen aveva comprato il 10% delle azioni GameStop.

Cosa è successo? Sarebbe meglio chiedersi chi è stato: un gruppo di giovani speculatori retail, riuniti all’interno di un gruppo Reddit (aggregatore social di notizie, intrattenimento e soprattutto forum) conosciuto come “r/Wallstreetbets”. Non si tratta di un piccolo gruppo di appassionati: in poco tempo, la chat ha raggiunto i tre milioni di partecipanti.

Gli investitori hanno coordinato l’acquisto massiccio di azioni e opzioni call, in grado di gonfiare in maniera esponenziale le quotazioni del titolo e provocando uno short squeeze senza precedenti.

Più il titolo GameStop sale, più sale anche l’entusiasmo dei piccoli investitori: c’è chi allega screenshot dei propri conti dove mostrano un ritorno di oltre il 1.000% sull’investimento iniziale, mentre nella chat si accumulano le meme.

Che succede ora?

Nelle ultime ore Wall Street si è trovata davanti a un precedente storico. Non sono mancate critiche e preoccupazione (destabilizzazione degli equilibri di mercato, con ripercussioni delle perdite milionarie dei fondi in questione sul resto dei mercati finanziari), trasformando di fatto lo short squeeze di GameStop in una questione sociale.

“Devo ammettere che è davvero strano guardare tutti gli operatori di Wall Street dopo aver a lungo trattato la nostra economia come un casinò, lamentarsi di un forum di utenti che a loro volta trattano il mercato come un casinò”, ha twittato la deputata dem alla Camera dei rappresentanti Usa Alexandria Ocasio-Cortez. “E comunque, tassiamo i ricchi!” ha poi aggiunto.

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