I 3 comparti sul Ftse Mib più colpiti dai ribassi di oggi
Le quotazioni del petrolio in calo portano al ribasso anche i titoli oil sul Ftse Mib, mentre l’intero comparto bancario oggi perde in media il 2% sui timori per la nuova variante di covid-19
La settimana di Natale si apre in rosso. La nuova variante di covid-19 annunciata sabato dalle autorità britanniche fa paura all’Europa e al mondo intero, con i mercati che scontano il pessimismo davanti ai nuovi rischi proprio a pochi giorni dall’approvazione del vaccino Pfizer/Biontech in Unione Europea e Stati Uniti.
Tra le prime conseguenze: il dietrofront del Regno Unito sulle restrizioni natalizie, di nuovo fortemente rafforzare, il blocco del traffico aereo dall’UK, il crollo del prezzo del petrolio, sterlina in caduta libera
Le azioni peggiori sul Ftse Mib oggi
Non se la cava meglio l’indice di Milano. Il Ftse Mib si allinea al resto degli azionari europei e, a metà mattinata, allunga le perdite fino ad arrivare a -3,29%, scendendo a 21.253 punti.
Le vendite si accumulano nei comparti banche ed energia. A pesare più di tutto su quest’ultimo è il calo del prezzo del petrolio: nelle ultime ore il Wti ha perso il 5,78% ed è arrivato a 46,26 dollari al barile mentre il Brent è sceso di nuovo sotto quota 50 dollari al barile (-5,49%, a 49,39 dollari).
Il comparto energetico
Cali che si riflettono sui principali titoli oil del Ftse Mib: le azioni Eni perdono al momento il 5,85%, scendendo a 8,11 euro l’una, le Saipem perdono il 6,29% a 2,05 euro e le Tenaris scendono del 5,08% a 6,38 euro per azione.
Nel frattempo, è di oggi la notizia per cui Eni ha firmato un contratto di concessione per l’acquisto di una quota del 70% nel blocco esplorativo 3 nell'offshore nord-occidentale dell'emirato di Abu Dhabi. Eni assumerà la guida di un consorzio che include una controllata della società tailandese Ptt Exploration and Production Public Company Limited (Pttep), con il restante 30% del capitale.
Quanto alle azioni Saipem, i cali di oggi estendono quelli con cui già aveva chiuso la sessione di venerdì scorso, quando le quotazioni sono state penalizzate da indiscrezioni stampa secondo cui Eni starebbe valutando di ridurre parte della quota detenuta in Saipem a fronte di un rafforzamento della partecipazione di Cdp. Nell'ambito di tale operazione, si starebbe considerando l'emissione di un bond a lunga scadenza convertibile in azioni Saipem.
Le indiscrezioni erano state confermate da Fidentiis, secondo cui “la vendita è plausibile e un bond convertibile rappresenterebbe uno strumento già usato nel passato per operazioni simili, come Snam o Galp. Considerato che una porzione della transazione potrebbe avvenire sul mercato – scrive Fidentiis - riteniamo che ci possano essere implicazioni negative sull'andamento del titolo Saipem a causa dell'effetto overhang”.
Utilies e telecomunicazioni
Giù anche Enel, che perde oltre quattro punti percentuali, e le quotazioni Leonardo, che scivolano del 6,54% a 5,46 euro per azione soprattutto sulla scia del mancato accordo per la Brexit – nonostante l’ottimismo delle ultime settimane, Bruxelles e Londra sono ancora lontane dal raggiungimento di un accordo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, che avverrà il prossimo 31 dicembre.
Focus su Mediaset, che ha aperto la prima sessione della settimana in asta di volatilità dopo un crollo di oltre il 9%, da cui tuttavia è rientrata nelle ultime ore. Al momento le azioni Mediaset perdono il 3,35% e scendono a 2,02 euro l’una. Il gruppo di Cologno Monzese ha annunciato di voler correre dritto verso l’obiettivo di una rete televisiva unica paneuropea, con o senza un accordo con il suo secondo principale azionista Vivendi, con cui dalla scorsa estate porta avanti una querelle nata dai diritti di voto in seno alla nuova associazione, Media for Europe (MFE). In un'intervista al Corriere della Sera l'ad Pier Silvio Berlusconi ha inoltre annunciato che il gruppo potrebbe chiudere l'anno con un "utile importante, forse sorprendente" nonostante la crisi del coronavirus.
Il comparto bancario
A livello europeo il settore bancario è stato il più colpito dalle vendite seguite alle nuove preoccupazioni per la nuova variante di covid-19. Sul Ftse Mib l’intero comparto segna un leggero miglioramento rispetto ai livelli di apertura e, a metà mattina, perdono circa il 2%.
Tra le big, le quotazioni Intesa Sanpaolo perde il 3,68% mentre le azioni Unicredit scendono del 4,07%, a 7,407 euro l’una.
Atteso per oggi al Ministero dell’Economia il nuovo piano strategico 2021-2025 approvato dal cda di Monte dei Paschi di Siena – dossier particolarmente caro al Tesoro, che punta alla privatizzazione della banca, di cui detiene il 68%. A tal fine, la commissione Bilancio della Camera ha confermato gli incentivi alle aggregazioni societarie previsti all'articolo 39 della manovra di bilancio.
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