Il bitcoin continua ad aggiornare ogni record e supera i 50.000 dollari
Nuovo record storico per il bitcoin, che si muove sui massimi storici. Nuova frontiera per gli investimenti o prossima bolla speculativa?
La scalata del bitcoin sembra ormai inarrestabile. Nelle ultime ore la criptovaluta ha superato lo soglia dei 50.000 dollari, battendo ogni record e raggiungendo cifre oltre ogni previsione.
Intorno alle 12,35 il bitcoin è arrivato a costare 50.547,70 dollari, estendendo il rally alimentato dai segnali secondo cui la maggiore criptovaluta al mondo sta guadagnano popolarità tra i grandi investitori. Si è trattato di un picco di breve durata - poco dopo le 17:00 il bitcoin è in rialzo dell'1,96% a 49.129 dollari. In ogni caso, dall'inizio dell'anno il bitcoin ha registrato un aumento del 72%.
Bitcoin lanciati verso nuovi record: cosa sta succedendo al mondo delle crypto?
È da novembre che l’attenzione attorno al bitcoin è tornata a farsi alta. Al tempo, la valuta digitale per eccellenza si aggirava attorno ai 20.000 dollari – e già si parlava di record storico, quale in effetti era.
Il rally dello scorso autunno sembra però aver riacceso l’interesse degli investitori: ne sono bastati pochi, ma di rilievo, per guardare ai bitcoin sotto una nuova luce. Se PayPal ha fatto da apripista, infatti, ipotizzando la possibilità per le aziende di accettare pagamenti in valuta digitale tramite la piattaforma fintech, la svolta è arrivata solo pochi giorni fa, quando a fare il suo ingresso trionfale nel mondo dei Bitcoin è stata Tesla.
È dello scorso 8 febbraio la notizia del maxi-investimento portato avanti dall’azienda di Elon Musk: 1,5 miliardi di dollari (una somma ingente, considerando che alla fine del 2020 Tesla stringeva in mano una liquidità totale di circa 19 miliardi di dollari) spesi per comprare bitcoin, in previsione di aprire all’acquisto delle auto elettriche anche tramite valuta digitale.
Così, mentre i principali hedge fund internazionali proseguono con le loro prospettive bullish sul bitcoin, l’affare inizia a far gola anche ad alcuni tra i principali istituti di credito a livello globale. Due nomi su tutti: Deutsche Bank e Morgan Stanley.
Nel caso delle grandi banche tuttavia le indiscrezioni non parlano di investimenti in bitcoin in senso stretto, bensì di implementare servizi ad hoc per la clientela (per lo più, altri istituti finanziari) che già ha messo gli occhi sulle criptovalute. Nello specifico, Deutsche Bank starebbe lavorando alla creazione di un servizio di custodia digitale, oltre a una piattaforma di trading per le criptovalute. Morgan Stanley sembrerebbe invece intenzionata a procedere a un vero e proprio investimento diretto in bitcoin.
La coda si fa di giorno in giorno più lunga: oltre a Deutsche Bank e Morgan Stanely negli ultimi tempi si soo aggiunte anche Mastercard e BNY Mellon, mentre Uber ha fatto sapere di aver archiviato presto l’ipotesi di un’apertura alle crypto: “Non vogliamo entrare nel business speculativo”, ha comunicato l’azienda di drive-sharing.
Quali prospettive per il futuro?
Già dallo scorso autunno alcuni analisti avevano ipotizzato che entro il 2021 il bitcoin potrebbe arrivare a sfondare la soglie dei 100.000 dollari. L’accelerazione del tasso di crescita della criptovaluta potrebbe dunque avvenire a ritmo esponenziale, nell’anno in cui l’economia globale dovrà comunque confrontarsi con la difficoltosa ripresa economica post-pandemica – con tutte le conseguenze sul mercato che ciò comporta: il bitcoin, anche e soprattutto alla luce della recente maturità su cui gli esperti ormai concordano, in quanto bene rifugio potrebbe beneficiare delle ondate ribassiste sul mercato.
D’altra parte, non mancano i timori. Sebbene il recente rialzo della domanda da parte di investitori istituzionali sembri giovare all’autorità dei bitcoin, nulla ancora esclude che l’esplosione della criptovaluta si risolva nella bolla speculativa più grande di sempre. I detrattori del bitcoin ricordano infatti come questi non abbiano valore intrinseco. Un recente report della stessa Deutsche Bank sottolinea come l’89% degli investitori intervistati consideri il bitcoin come un asset altamente speculativo, seguiti a stretto giro dai giganti tech statunitensi e da Tesla.
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