Vai al contenuto

I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 75% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 75% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati turbo sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio.

Indice Mib in rosso, settore bancario tra i peggiori dopo raccomandazioni FBE

Stop ai dividendi e accesso al credito agevolato: è la ricetta per le banche davanti alla crisi coronavirus

Banca centrale europea Fonte: Blooberg

Nonostante il rimbalzo degli indici statunitensi e asiatici, le piazze europee viaggiano in ribasso dopo la deludente conclusione del Consiglio Europeo di ieri. Piazza Affari perde il 3,29%, tornando a quota 16.797,27 punti.

Cosa ha chiesto la Fbe alle banche?

Tra i settori più colpiti c’è quello bancario. Dopo la riunione di ieri sera dei vertici europei, ieri la Banca centrale europea ha annunciato che non vi saranno limiti di acquisto dei Bond per i singoli paesi – il che aveva portato lo spread tra i titoli di stato italiano e quelli tedeschi a scendere a 160 punti ieri in chiusura: oggi il livello è tornato a salire (attualmente quota 177,5 punti).

In mattinata sono state proprio le banche a trainare al ribasso l’indice di Milano. È di stamattina la notizia che la Federazione Europea delle Banche (Feb) ha suggerito al settore di sospendere nel 2020 l’erogazione dei dividendi, oltre ad astenersi da azioni di buyback, al fine di preservare più liquidità possibile per poter fornire credito all’economia reale e, così, assorbire l’impatto del coronavirus.

In una lettera inviata alla vigilanza bancaria della Bce, la Federazione comunica di ritenere “che le banche quotate in Borsa non dovrebbero accumulare dividendi o avviare buyback azionari per mantenere la massima conservazione del capitale e i consigli di amministrazione delle banche decideranno alla fine dell'anno sulla politica sui dividendi e sugli eventuali ammontari da distribuire".

L’operazione segue l’annuncio della Bce, a inizio marzo, di un allargamento dei vincoli di capitale per le banche, sempre per agevolare i flussi di credito per imprese e famiglie.

A metà sessione, il Ftse Italia Banche perde il 4,34%, a 6.069 punti. Tra le peggiori performance rilevano quelle di Intesa Sanpaolo (-3,37%), Unicredit (-5,3%), Banco Bpm (-4,24%), Mediobanca (-6,07%).

Il dato sulla fiducia di aziende e consumatori

Nel frattempo, stamattina l’Istat ha pubblicato il dato sulla fiducia delle imprese italiane, con risultati ancora più negativi rispetto alle attese: rispetto a febbraio, quando il dato aveva registrato 98,8 punti, durante l’ultimo mese si è registrata una flessione di quasi dieci punti, a 89,5, mentre gli analisti avevano previsto almeno 90 punti.

Scende anche la fiducia dei consumatori, che è arrivata a 101 punti rispetto ai 110,9 di febbraio. I dati non stupiscono, in un momento di grande instabilità economica e finanziaria in Italia paragonabile solo al dopoguerra. Secondo le stime di Prometeia, pubblicate stamattina, il Pil italiano nel 2020 scenderà anche fino al 6,5%, mentre il debito raggiungerà il 150% del Pil.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

Volatilità sui mercati

Fai trading con IG su oltre 17.000 mercati.

  • Spread competitivi: spread da 0,8 punti sugli indici, da 0,6 sul forex e da 0,1 su materie prime
  • Stop garantiti: imposta un livello a cui chiudere la posizione per tutelarti da eventuali gap di mercato e slippage
  • Turbo24: Leva variabile a partire da 3x e rischio limitato con un prodotto quotato, liquido e trasparente, disponibile H24

Dati di mercato

  • Forex
  • Azioni
  • Indici

I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.

Potrebbero interessarti anche…

La trasparenza è da sempre una nostra prerogativa

Scopri perché siamo un broker leader nel trading online

I CFD sono una modalità operativa, più flessibile e vantaggiosa per fare trading