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Indici globali contrastati, Europa in rosso dopo fallimento Consiglio UE

Indici globali frazionati, male il Vecchio Continente dopo aggiornamento del vertice, bene invece l’Asia. Sul Ftse Mib rally di Ubi, + 12,36% dopo aumento dell’offerta di Intesa

Schermo Ftse 100 Fonte: Bloomberg

I capi di stato e di governo dell’Unione Europea si aggiornano oggi pomeriggio alle 16. È il risultato del Consiglio Europeo di venerdì e sabato, un nulla di fatto tra i paesi frugali, che vorrebbero la capacità del Recovery Fund abbassata almeno a 700 miliardi di euro (il piano originario ne prevede 750) e anche, al suo interno, la somma da destinare alle sovvenzioni (a 400 o 390 miliardi, secondo una proposta del presidente del Consiglio Ue Charles Michel).

D’altra parte, il fatto che le discussioni abbiano preso il via ha fatto schizzare l’euro ai massimi da quattro mesi, con il cambio EUR/USD a 1,145.

Tra le altre previsioni del fine settimana che già circolavano nell’aria ma sulla cui realizzazione ancora resistevano forti dubbi, c’è anche l’aumento dell’offerta di Intesa Sanpaolo agli azionisti di Ubi Banca nell’ambito dell’Offerta pubblica di scambio iniziata all’inizio del mese. Ca’ de Sass ha alzato il corrispettivo per ogni azione di Ubi e ora, oltre a 1,7 azioni Intesa, sono previsti anche a 0,57 euro in contanti, per un totale di 652 milioni di euro, che portano il valore complessivo dell’Ops a 4,12 miliardi.

Su Piazza Affari le azioni Ubi schizzano in rialzo di oltre l’11,3%, a 3,64 euro, allineandosi ai valori della nuova offerta, mentre Intesa viaggia in ribasso dell’1,20%, a 1,81 euro.

Sull’indice di Milano bene anche Banco Bpm, che avanza del 3% (1,44 euro), DiaSorin (+0,73%) e Prysmian (+0,41%). Giù invece industriali, con Tenaris e Leonardo che perdono rispettivamente l’1,81% e l’1,31%, mentre Enel lascia sul terreno oltre il 2% e scende a 8,25 euro per azione.

Ma ad essere in rosso è l’interno Ftse Mib, che perde lo 0,74%, come del resto tutti i principali indici europei: Parigi perde lo 0,91%, Francoforte lo 0,72% e Madrid lo 0,73%, male anche Londra che scende dello 0,92%.

Come si è chiusa la giornata in Asia?

Giornata positiva al contrari per l’Asia. In Cina la Banca centrale ha lasciato invariato il tasso di interesse privilegiato (al 3,85%): Shanghai ha chiuso in rialzo del 3,11%, Shenzhen guadagna il 2,55% e China A50 il 2,51%.

Bene anche il Giappone, con il Nikkei che guadagna lo 0,09% e il Topix in rialzo dello 0,20%, in attesa dell’avvio della stagione delle trimestrali e nonostante il cattivo dato sulle esportazioni, che a giugno sono scese su base annuale del 26,2% (a fronte di importazioni in calo di oltre il 14%). Scendono invece Hong Kong, che perde lo 0,28%, e il Kospi, a -0,14%.

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Come si sta evolvendo la situazione Covid-19 in Usa?

Nell’ultimo fine settimana i casi giornalieri sono stati circa 70 mila in tutti gli Stati Uniti. Florida, California e Texas stanno tornando in regime di semi-lockdown per impedire l’ulteriore diffusione del virus, che dall’inizio della pandemia ha provocato solo negli Usa 140 mila vittime.

Wall Street ha chiuso la prima settimana di conti trimestrali contrastata, con il Dow Jones in calo dello 0,23% mentre l’S&P 500 guadagna lo 0,28% e il Nasdaq idem; al momento i futures viaggiano tutti al ribasso (rispettivamente -0,55%, -0,57% e -0,55%).

Oggi il Congresso Usa inizierà a lavorare su un nuovo pacchetto di stimoli fiscali a supporto dell’economia provata dal Covid-19, soprattutto in previsione della scadenza dei sussidi già predisposti a marzo, quando la crisi ha raggiunto il suo apice. Nel frattempo, salgono le tensioni all’interno del partito Repubblicano dopo che l’amministrazione Trump ha cercato di limitare i finanziamenti (milioni di dollari) per il tracciamento dei contagi da coronavirus.

Sul fronte delle materie prime il petrolio si conferma in leggera flessione, ma sempre sopra la soglia dei 40 dollari al barile: il Brent perde lo 0,86% e scende a 42,77 dollari, il Wti idem dello 0,86% e arriva a 40,24 dollari. Aumenta invece il dollaro, che in nottata nei confronti dello yen è salito a un massimo di 107,541 – al momento viaggia a 107,191.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

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