Indici europei tentano il rimbalzo sulla scia del nuovo QE della BCE
“Non ci sarà alcun limite per salvare l’euro”: Lagarde stanzia 750 miliardi in acquisti fino alla fine dell’anno, nel tentativo di salvare i mercati. Piazza Affari la migliore tra gli indici europei, in rialzo di oltre il 2%
Si è conclusa stanotte la riunione straordinaria della Banca centrale europea, dopo il caos della settimana scorsa che ha fatto sprofondare gli indici europei fino a far raggiungere a Piazza Affari i minimi storici. La conclusione: un nuovo programma di acquisto dalla capacità di 750 miliardi di euro, che include tutti gli asset già previsti dal programma APP più titoli di stato greci finora esclusi a causa di mancanza dei requisiti.
Il programma, Pandemic emergency purchase programme (Pepp) è temporaneo e durerà fino alla fine dell’anno – quando si stima che l’Europa possa essersi lasciata alle spalle la pandemia di coronavirus.
“Non ci sarà alcun limite per salvare l’euro”, ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, al termine della videoconferenza che ha riunito i governatori delle Banche centrali dell’eurozona.
Cosa prevede nello specifico il nuovo Quantitative Easing?
Il comunicato, rilasciato poco dopo la mezzanotte, annuncia “l’avvio di un nuovo programma di acquisto temporaneo di titoli del settore pubblico e privato per contrastare i gravi rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e le prospettive per l'area dell'euro rappresentate dall'epidemia e dalla crescente diffusione del coronavirus, COVID-19”.
La maggiore flessibilità permette di includere titoli che non incontrano i requisiti del programma APP, oltre a quelli non bancari per finanziare le imprese. Inoltre, qualora nel breve-medio termine le misure decise stanotte non dovessero risultare sufficienti, si affianca a un allentamento nel programma di acquisto dei titoli di stato (dunque anche quelli italiani).
Saranno idonei all’acquisto “tutti gli articoli commerciali di qualità creditizia”, così da “facilitare gli standard delle garanzie regolando i principali parametri di rischio”. Il programma è dunque rivolto a tutti gli attori del sistema economico della zona euro: banche centrali, ma anche governi, imprese e famiglie.
A rassicurare i mercati è comunque la possibilità, stabilita dallo stesso consiglio direttivo dell’istituto centrale europeo, di rivedere i limiti autoimposti, “nella misura necessaria a rendere la sua azione proporzionata ai rischi che affrontiamo”.
Come si sta muovendo la Bce davanti alla crisi coronavirus?
L’annuncio arriva dopo i dubbi di ieri riguardo alle potenzialità della Banca centrale europea. Il governatore della Banca centrale austriaca, Robert Holzman, ieri mattina aveva infatti sollevato della perplessità sulla reale capacità della politica monetaria, ritenendo che stesse raggiungendo i propri limiti e provocando, di rimando, un crollo dei mercati prima che Lagarde non intervenisse a correggere il tiro.
La corsa della Bce è anche a raggiungere il target di inflazione, che secondo i dettami dell’istituto centrale deve essere “pari o vicina” al 2% e che, invece a febbraio è scesa in tutta l’Eurozona all’1,2%, in contrazione rispetto ai valori di gennaio (1,4%) e a quello anno su anno (a febbraio 2019 era a 1,5%).
Solo ieri, il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, aveva dichiarato che la crisi in corso è “anzitutto sanitaria” e che, dunque, la responsabilità principale è in capo ai governi nazionali. Torna in discussione la prospettiva di uno strumento di bilancio comune in capo alla Bce, nell’ambito del funzionamento del Meccanismo europeo di stabilità, in grado di fornire ai paesi membri anche la possibilità di adottare misure non solo monetarie, ma anche fiscali, comuni.
Come hanno reagito i listini europei?
La misura sta già avendo effetto sui listini europei. Nonostante la chiusura in negativo di Wall Street ieri, che ha trainato al ribasso anche i listini asiatici, le piazze europee hanno aperto in area positiva e sembrano mantenere i rialzi – salvo poche eccezioni.
Parigi viaggia attualmente a quota +1,09%, Madrid + 1,15% e Milano recupera con +2,08%. Segna invece un leggero ribasso il Dax tedesco, a -0,54%, mentre fuori dall’Eurozona Londra perde l’1,19%.
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