Indici mondiali in cauto rialzo, il petrolio spaventa ancora ma c’è fiducia nella lotta al Covid-19
Anche il Wti in scadenza a giugno e il Brent minacciano crolli, arrivati rispettivamente a 10 e 16 dollari/b. Positivi i futures su Wall Street grazie a nuovo piano di salvataggio da 500 miliardi e buoni dati trimestrali
Dopo la chiusura in territorio negativo di ieri le Borse europee tornano a guadagnare terreno, spinte sia dall’ottimismo nella lotta al coronavirus (ieri il calo dei nuovi contagi in Italia è sensibilmente diminuito, con 528 nuovi casi in meno rispetto nelle ultime 24 ore) ma anche sulla scia dei prezzi del petrolio, per quanto oggi anche i futures del Wti in scadenza a giugno stiano iniziando a calare, così come il Brent.
Come si è conclusa la giornata sui mercati asiatici?
In Giappone gli indici hanno chiuso al minino da due settimane, schiacciate dal crollo del prezzo del petrolio ma anche dalla cautela degli investitori in attesa dei risultati trimestrali delle prime grandi aziende, in pubblicazione verso la fine della settimana.
Le forti vendite che ne sono derivate hanno provocato un ribasso sul Nikkei dello 0,74%, mentre il Topix in chiusura perde lo 0,63%.
Positive Hong Kong HS50 (+0,11%) e Cina, dove tuttavia continuano i casi di ritorno di coronavirus – per quanto non siano stati annunciati nuovi decessi. In chiusura, gli indici cinesi hanno guadagnato tra lo 0,57% (Shanghai) e lo 0,88% (China A50).
Quali notizie dagli Stati Uniti?
Negli Usa il problema principale resta quello sullo stoccaggio delle scorte di petrolio. Proprio oggi l'Energy Information Administration (Eia) pubblicherà il dato sulle scorte di petrolio negli Usa, in un momento in cui si inizia a temere anche per i futures di giugno sul Wti.
Il prezzo del greggio in scadenza il mese prossimo è infatti arrivato a 10,68 dollari al barile dopo un calo di oltre il 7,5% (e si inizia a temere anche per il Brent, sceso a 16,1 dollari al barile, - 16,3%). Gli investitori dunque temono ancora il crollo della domanda e la crisi dei siti di stoccaggio Usa, vicini al punto di saturazione.
Nel frattempo però i futures su Wall Street provano a tirare un sospiro di sollievo sulla scia sia delle buone trimestrali. In questi giorni è il turno delle aziende tech: ieri a mercati chiusi Netflix ha annunciato un boom di nuovi iscritti, chiaramente legati alle contingenze che, a causa della pandemia di coronavirus, tengono miliardi di utenti chiusi in casa. Per quanto dunque i dati siano stati accolti con una certa cautela, l’azienda ha annunciato un aumento di 15,77 milioni di abbonati, un salto del 22%, e utili in aumento a 709 milioni di dollari nei primi tre mesi dell’anno e utili per azione a 1,57 dollari.
Continua a rafforzarsi il dollaro, a 1,0850 contro l’euro e 1,2287 nei confronti della sterlina, mentre perde terreno il cross dollaro/yen, a 107,61.
In arrivo inoltre altri 500 miliardi di dollari da parte del Congresso Usa per supportare il sistema sanitario Usa nella lotta contro il coronavirus e le piccole imprese costrette alla chiusura forzata.
Come si prospetta la giornata sulle Borse europee?
In una giornata povera di dati macro, il focus resta sulle aspettative per il Consiglio Europeo di domani, in cui verranno valutate le misure per il salvataggio delle finanze Ue dalla crisi scatenata dal coronavirus. Mentre lo spread BTp/Bund in apertura si riduce a 265 punti base, oggi su Piazza Affari è la giornata di conti trimestrali di Stm e Moncler. Attenzione anche sull’andamento dei titoli Unicredit dopo l’annuncio della contabilizzazione di 900 milioni di euro addizionali in rettifiche sui crediti riferiti al primo trimestre 2020.
In Italia, Piazza Affari apre sopra la parità, in rialzo dello 0,98%. Bene anche Parigi, a +0,62%, Francoforte +1,18%, Londra guadagna l’1,07% e, infine, Madrid segna +0,76%.
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