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Indici mondiali in rosso, il confronto Trump-Biden indebolisce i mercati

Ribassi su tutti gli indici globali, in Asia spazzati via i buoni dati macro. Sul Ftse Mib occhi su Atlantia, EUR/USD stabile a 1,17

Trump Fonte: Bloomberg
  • Alle 10:40 gli indici di Borsa europei proseguono in area rossa: Dax -0,64%, Cac40 -0,51%, vira ala ribasso anche il Ftse 100 -0,11%
  • Quotazioni sul Ftse Mib in calo dello 0,22% a poco più di 19 mila punti. Bene azioni Saipem (+3,4%) e azioni Unicredit (+1,25%), giù Bper dopo annuncio aumento di capitale
  • Futures Usa negativi, il dollaro resta stabile, EUR/USD a 1,17. Tonfo del prezzo del petrolio, Wti a 39 dollari, Brent a poco più di 40

Già se ne parla in termini del confronto televisivo più caotico della storia Usa: un’ora e mezza di botta, risposta e interruzioni tra il presidente Usa in carica Donald Trump e il suo avversario alla casa Bianca Joe Biden, che ha gettato ulteriore incertezza sul voto del 3 novembre. Gli indici di Borsa mondiali hanno assorbito il colpo: Asia in rosso nonostante i buoni dati macro di Cina e Giappone, seguita da forti cali anche in Europa.

Come è andato il confronto tra Trump e Biden?

Tra i temi più controversi del dibattito di ieri, regna quello sulle tasse pagate da Trump, dopo la notizia a orologeria del New York Times secondo cui il Tycoon per anni avrebbe eluso il fisco – il dato più eclatante è quello relativo ai primi due anni della sua presidenza: nel 2016 e 2017 avrebbe versato al fisco solo 750 dollari.

Tra un attacco personale e l’altro, i due contendenti alla presidenza Usa hanno discusso sulla gestione dell’emergenza covid-19, rivolte razziali, nuova formazione della Corte Suprema (Trump vuole nominare la giudice Amy Coney Barrett, considerata ultracattolica, Biden vuole attendere il post elezioni e fare un nome che piaccia ai democratici).

Secondo i primi sondaggi di Cnn e Bbc, il vincitore di ieri sera sarebbe Biden che però, secondo la Cnn, tutt’al più sarebbe riuscito a portare dalla sua parte una fetta di indecisi, oltre al già conquistato pubblico democratico.

Di certo però a essere aumentata è solo l’incertezza – e, con essa, i ribassi sugli indici di Borsa globali.

Come si è aperta la giornata sugli azionari europei?

Partenza al di sotto della parità dunque per gli indici di Borsa europei, con cali di circa mezzo punto percentuale. Dopo un timido tentativo di ritracciare le perdite, a mezz’ora dall’apertura della sessione, gli azionari europei tornano in rosso. Al momento in cui si scrive il Dax di Francoforte perde lo 0,30%, a Parigi il Cac40 scende dello 0,24%, male anche la Borsa di Madrid, -0,23%; si salva solo Londra, che avanza dello 0,10%.

Come si muovono le quotazioni sul Ftse Mib oggi?

In calo anche l’indice Mib, che perde lo 0,27% e oscilla poco al di sopra di quota 19 mila punti (19.009 pochi minuti prima delle 10:00).

Tra i principali ribassi spiccano le azioni Bper, che perdono il 2,72%: Il Cda dell’istituto emiliano ha fissato i termini per l'aumento di capitale da circa 800 milioni di euro destinato a finanziare l'acquisto del ramo d'azienda nell'ambito dell'operazione Intesa-Ubi, oltre ad aver rivisto le stime sui target economico-finanziari della nuova entità.

In calo anche le quotazioni Atlantia, -0,51% dopo che, ieri sera, i vertici della holding dei Benetton hanno ribadito al governo di voler raggiungere un accordo sulla concessione autostradale a Aspi, che sia rispettoso delle finalità espresse nella lettera del 14 luglio, ma anche tutelare i diritti e gli interessi degli azionisti di Atlantia e i soci di minoranza di Aspi, per cui le condizioni poste da Cdp a inizio settembre, tra cui garanzie e manleve, non sarebbero accettabili in un contesto di mercato.

Ribassi anche sulle azioni Amplifon, che dopo la buona performance di ieri oggi perdono l’1,5%, e Stm, in calo dell’1,68%. Bene i petroliferi, con Saipem e Tenaris in rialzo rispettivamente dell’1,25% e dell’1,04%, mentre il prezzo del petrolio torna a stabilizzarsi dopo il tonfo di ieri.

Come si prospetta la giornata per gli Usa?

Viaggiano in negativo anche i futures statunitensi: il contratti sul Dow Jones perdono 0,66%, quelli sul Nasdaq lo 0,81% mentre i futures sull’S&P500 scendono dello 0,77%.

Il dibattito ha affossato gli indici che già ieri avevano chiuso debolmente la sessione su Wall Street, guidate dall’attesa (meglio dire preoccupazione, a posteriori) per il confronto televisivo Trump-Biden, ma con uno sguardo anche all’aumento dei casi di coronavirus (oltre un milione di vittime in tutto il mondo, 7,1 milioni di contagi e i 205.000 morti negli Usa) e nella speranza di un pacchetto di aiuti fiscali ai cittadini Usa colpiti dalla crisi pandemica, di cui ancora si parla alla Camera dei Rappresentanti.

Sul fronte valutario il dollaro è arrivato a perdere quasi lo 0,80% nei confronti dell’euro, con il cambio EUR/USD che, in nottata (proprio mentre Trump e Biden si accanivano l’uno contro l’altro) è tornato a sfiorare quota 1,175, ma nelle ultime ore si osserva un leggero ritracciamento e, al momento, segna 1,172.

Il biglietto verde si indebolisce leggermente anche rispetto allo yen, con il cambio USD/JPY (大口) a 105,639, mentre, tornando in Europa, la coppia valutaria euro-sterlina sale a 0,91.

Ancora in calo il prezzo del petrolio, dopo il tonfo di ieri che ha portato il greggio al di sotto dei 40 dollari al barile. Al momento, il Wti viene scambiato per 39 dollari al barile mentre il Brent scende a 40,59 dollari, in calo di oltre un punto percentuale.

La reazione dei mercati asiatici

L’incertezza scaturita dal dibattito elettorale Usa ha avuto ripercussioni anche sugli indici asiatici, in calo alla chiusura nonostante i buoni dati macro dal Giappone (produzione industriale di agosto preliminare in rialzo dell’1,7%) e dalla Cina (indice Pmi manifatturiero di settembre a 51,5 punti).

Proprio in Cina infatti la Borsa di Shanghai ha perso lo 0,20% e solo nelle ultime ore di contrattazione quella di Shenzhen è salita dello 0,05% e il China A50 dello 0,13%. Male invece il Giappone, dove il Nikkei lascia sul terreno l’1,50% mentre il Topix perde fino all’1,97%.

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