Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.
Altra giornata no per il Dax di Francoforte, che apre in territorio negativo, con ribassi oltre l’1,25%. Dopo mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, tre soli titoli fluttuano attorno alla soglia della parità, due del comparto auto ed automotive (Continental e BMW) ed una più aperta alle dinamiche di mercato internazionale (Lufthansa).
Dopo il rally registrato nella prima giornata di contrattazioni di dicembre, che ha fatto seguito all’annuncio post G20 di una tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti, il Dax, sensibile alle dinamiche di Pechino, ha registrato un calo diffuso, che ha anzitutto interessato i settori tecnologico, industriale e dell’auto.
Dall’incontro tenutosi ieri tra il Presidente, Donald Trump, ed i rappresentanti delle tre case tedesche, Volkswagen, Daimler e BMW, sono emerse possibilità di crescita, volte a creare sinergie tra i mercati americano e tedesco. Attualmente, gli Stati Uniti applicano dazi sull’import di auto assemblate pari al 2,5%, rispetto al 10% previsto per le auto prodotte negli Stati Uniti in entrata nel blocco commerciale europeo.
Trump: "Make America rich again". E il Dax perde terreno
Gli operatori hanno mostrato i propri dubbi relativamente all'intenzione del Tycoon americano di alleggerire l'azione protezionistica sui mercati. Il tutto, confermatom dalla pubblicazione di alcuni tweet, in cui il presidente ha rimarcato la propria natura di "Tariff Man", con l'obiettivo di rendere l'America "rich again", ricca di nuovo.
Tra i titoli peggiori di giornata, si annoverano tra le altre l’azienda tecnologica, SAP (-1,4%) ed il colosso dell’acciaio, ThyssenKrupp (-1,3%), che già era stata penalizzata dopo l'annuncio della riduzione dell'export cinese di acciaio ad ottobre, sceso ai livelli più bassi da cinque anni. L'acciaio, assieme all'alluminio, sono stati tra i primi prodotti oggetto di tariffe statunitensi (entrate in vigore per Pechino a marzo), rispettivamente gravati del 25 e del 10%.
Dax in borsa
"L'indice tedesco ha trovato supporto stamane in area 11.170 punti, chiudendo diversi gap che si era lasciato indietro nell'ultima settimana", spiega il nostro analista Vincenzo Longo, aggiungendo come il movimento in atto da inizio settimana sia preoccupante. "L'impostazione rimane ribassista, almeno fino al superamento di area 11.900 punti, dove passa la trend line ribassista che unisce i massimi decrescenti estivi. La conferma ci sarebbe sopra 11.600 punti. Per ora rimane l'incubo di rivedere 11 mila punti, al di sotto del quale l'indice potrebbe scendere fino in area 10.750 punti, dove rimane un gap aperto", conclude Longo.