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Indice DAX: nessuna risposta al warning di Draghi. Qual è il miglior titolo di Francoforte?

Germania, produzione industriale in contrazione (-1,9%). Mario Draghi (Bce) avverte sul rischio guerra commerciale. Sul paniere tedesco, bene la performance del titolo Adidas; forte calo di ThyssenKrupp e Deutsche Bank.

DAX Fonte: Bloomberg

Avvio di giornata positivo per l’indice tedesco, col DAX che apre gli scambi venerdì oltre lo 0,6%, in linea con la performance positiva delle altre principali piazze europee. Se da un lato il mercato azionario reagisce positivamente agli annunci fatti ieri dal governatore della Banca centrale europea, che continuerà ad offrire il proprio sostegno, dall’altro tra gli operatori sale la preoccupazione circa un possibile rallentamento della Germania più brusco delle attese.

Il warning di Mario Draghi: 3 rischi per la crescita

Ad aprile la produzione industriale tedesca ha registrato una nuova contrazione, attestandosi a -1,9%, al di sotto delle attese a -0,4% e ben lontano dal +0,5% del periodo precedente. Oltre a confermare il proprio supporto all’economia dell’Eurozona che ancora necessita di importanti stimoli monetari, Mario Draghi ha lanciato ieri un warning importante: dei tre principali rischi di mercato attualmente in essere, vale a dire fattori geopolitici, scivolamento delle economie emergenti (Cina in primis) e guerra commerciale, la trade war tra Washington e Pechino è quello a cui è necessario prestare maggior attenzione.

Dalle tensioni commerciali tra le principali economie del globo potrebbero infatti derivare conseguenze negative per l’Europa intera e per la sua economia chiave, la Germania, il cui settore di punta, quello automobilistico, sta attraversando un periodo complicato tra limiti alle emissioni di CO2 ed avvento dei modelli ibridi ed automatizzati. Secondo Draghi, il Vecchio Continente dovrà affrontare nel secondo e terzo trimestre di quest'anno una nuova fase di contrazione.

Dax: +14,7%. Qual è il miglior titolo dell'indice?

Rispetto ai valori odierni, l’indice tedesco ha registrato da inizio anno una performance positiva poco inferiore al +15%. Il titolo che da gennaio ha ottenuto la migliore variazioni borsistica è stato Adidas, con un +44% delle azioni. Nel primo trimestre la società dell’abbigliamento sportivo ha riportato entrate oltre le attese in crescita dell’11% ed un utile netto a +17% nonostante un rallentamento dell’attività di produzione e distribuzione in parte dell’Europa e in America del Nord. In sede di rilascio dei risultati, l’Amministratore Delegato Kasper Rorsted ha affermato che l’azienda si trova in uno dei suoi migliroi periodi, con una domanda largamente superiore all’offerta e possibilità di ulteriore espansione del business nei trimestri a venire.

A maggio, Adidas si è però unita a Nike nella richiesta di tregua agli Stati Uniti, con una lettera rivolta all’Amministrazione Trump in cui le due si sono unite all’appello corale fatto da oltre 170 società preoccupate dell’effetto dazi su scala globale.

Dax: i titoli peggiori del paniere di Francoforte

A guadagnarsi il titolo di peggiori realtà dell’indice tedesco sono invece due nomi noti del paniere di Francoforte: ThyssenKrupp, il colosso dell’acciaio (con un -22% ytd), e Deutsche Bank, il titolo peggio performante del DAX sull’intero anno 2018 (con un -14,5% ytd). Mentre il primo dei due nomi è stato travolto dalle scarse prospettive di crescita e dalle tensioni tra Stati Uniti e Cina (con quella prima tranche di dazi sull’acciaio (25%) disposta da Trump nella prima metà del 2018), sulla seconda continuano a farsi sentire le preoccupazioni circa un eccessivo livello di poste a debito, le stesse che due mesi fa portarono le alte cariche tedesce ad oprate per il nulla di fatto sul fronte M&A per la fusione tra i due primi istituti nazionali, Deutsche Bank e Commerzbank.

Analisi dell'indice DAX

A livello tecnico, le posizioni sul DAX restano ancora incerte: mentre un superamento del livello a 12.125 porterebbe nuovi ordini in acquisto, con un prosieguo del trend positivo, un ritorno sul supporto in area 11.850-11.840 potrebbe aprire per l’indice a nuovi scenari. Solo una volta bucata l’importantissima quota di 11.700 il mercato potrebbe invertire la rotta, con un segnale ribassista.

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