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Indice Dax in fase interlocutoria. Fragile l'indice Zew della fiducia. Male Deutsche Bank e le auto Volkswagen

Indice della fiducia tedesco negativo ma migliore delle attese. Rallenta la locomotrice d'Europa. Sull'indice Dax, maglia nera al titolo Deutsche bank (pesano i dubbi su HSBC). Nuovi ribassi sul settore auto

Fonte: Bloomberg

Indice Zew tedesco sulla fiducia degli investitori negativo ma al di sopra delle attese, a -13,4 dal precedente -15; gli analisti prevedevano un livello a -14. Il mercato della prima economia europea resta quindi pessimista circa le sorti economiche della regione, una dinamica confermata dal sotto indice relativo alla situazione corrente: lo Zew delle contrattazioni economiche tedesche di febbraio è calato a 15 punti, contro i 27,6 di gennaio, disattendendo la stima a 23 degli operatori.

Dall'attuale fase di debolezza, l'istituto di ricerca Zew non prevede una rapida ripresa dell'economia tedesca nei mesi a venire, anche a fronte del difficile contesto di riferimento.

Indice Dax, debolezza strutturale

L’indice Dax di Francoforte quota martedì poco sotto la soglia della parità, scontando gli effetti negativi legati al calo del settore auto, minacciato dall’aumento dei dazi sui veicoli importati da parte degli Stati Uniti. Dopo aver perso oltre il 20% nel corso del 2018, il Dax ha guadagnato da inizio anno il 9,5%, tornando ora in fase transitoria.

Nel mese di febbraio, la Germania ha registrato un calo degli indici PMI relativi al settore manifatturiero e a quello dei servizi, nonché un dato sulla produzione industriale negativo a -0,4%. Notizie poco rosee anche sul fronte della produttività, col Pil trimestrale fermo allo 0%, nonostante una rilevazione su base annuale stabile a 0,9%.

Dax: titoli migliori e peggiori

Entrando nel merito dell’indice, su base mensile Wirecard registra la peggiore delle performance (-20%), dopo esser finita al centro di un paio di notizie del Financial Times a proposito delle presunte manipolazioni di pratiche contabili scorrette nelle divisioni in Asia. Sempre Wirecard risulta però il miglior titolo in base di variazione settimanale grazie alla disposizione dell’autorità di vigilanza tedesca BaFin che ha impedito le vendite allo scoperto sul titolo fino al prossimo 18 aprile.

Tra le altre performance deludenti a 30 giorni il colosso dell’acciaio Thyssenkrupp, specchio di un’industria in fase di rallentamento e del peggioramento del quadro macroeconomico, con un -18,8%.

A livello settimanale, le automobili Volkswagen sono tra coloro che registrano le maggiori perdite, dopo i deludenti dati sulle immatricolazioni cinesi, calate del 15,8% e alla possibile introduzione dei dazi sul settore auto (15%) da parte del presidente statunitense. Trump avrà tempo 90 giorni per prendere una decisione a riguardo.

A livello giornaliero, maglia nera spetta a Deutsche Bank, che risente di un clima di sfiducia all’interno dell’intero sistema bancario, sottolineato oggi dalla performance sotto le attese del colosso HSBC, che per il 2019 ha indicato Cina e Brexit come i due maggiori rischi di mercato.

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