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Tornano a mettere pressione ai massimi storici gli indici di Wall Street a solo una settimana di distanza dallo scoppio del Russia-gate. I timori politici sembrano essersi un po' assopiti e gli investitori hanno approfittato dei cali per riposizionarsi sull'azionario. Nonostante tutto, la cautela rimane ancora alta. Se dovessero trapelare nuovi dettagli su un coinvolgimento di Trump nella vicenda, le conseguenze per i mercati potrebbero essere importanti, dato che tutte le promesse elettorali del presidente americano verrebbero disattese.
E' il momento di vendere? Crediamo che gli operatori non siano molto convinti che il rally possa proseguire ancora per molto. Allo stesso tempo, il mercato sembra essere guardingo verso nuove vendite. La nostra impressione è che fintantoché i dati macro non lascino intravedere evidenti segnali di rallentamento, le vendite rimarranno piuttosto contenute e temporanee. I recenti dati macro sono apparsi piuttosto contrastanti, con dati in chiaro scuro arrivati dal comparto immobiliare e dai consumi.
L'S&P500 oggi è tornato sopra quota 2.400 punti, a soli 3 punti dai massimi storici aggiornati qualche settimana fa. Il superamento di tale riferimento potrebbe gettare le basi per un allungo in direzione di 2.450 e da qui verso i 2.500 punti.
Possibili discese vedrebbero come primo livello di supporto i 2.320 punti, minimi di marzo. Il supporto successivo è a 2.230, livelli di partenza di questo 2017. E' questo un supporto strategico in grado di difendere il mercato da ulteriori cali in direzione della media mobile a 200 settimane, ora in transito intorno a 2.000 punti.
