Inflazione Germania a novembre in linea con le stime flash al +10% a/a

I risultati

L’indice dei prezzi al consumo in Germania nel mese di novembre è salito in linea con le attese del mercato al +10% anno su anno. Nel mese di ottobre il CPI era stato del +10,4% a/a.

Su base mensile, l’inflazione è scesa del -0,5% mostrando dunque una forte frenata rispetto al +0,9% registrato il mese precedente.

L’indice Core (che esclude i beni energetici ed alimentari) è risultato in crescita del +5% su base annuale, dimostrando quindi che ben metà dell’aumento dei prezzi è dovuto solo a questi due panieri di beni.

A livello armonizzato, invece, le pressioni inflazionistiche sono salite secondo le aspettative del +11,3% su base annuale mentre mese su mese la crescita è stata nulla allo 0%.

La discesa dell’inflazione è stata data in parte da un leggero calo dei prezzi delle materie prime energetiche anche se l’ufficio statistico incaricato dell’indagine (Destatis) ha confermato un aumento dei prezzi in altre categorie di beni, tra cui quelli degli alimentari.

Nello specifico, a novembre i prezzi dei beni energetici sono saliti del +38,7% a/a ma meno rispetto ad ottobre (+43%). Gli incrementi maggiori sono stati quelli del gas naturale (+112,2% a/a) e dell’olio da riscaldamento (+55% a/a) mentre il costo dell’elettricità è salito del +27,1%. In salita anche i prezzi dei carburanti per autotrazione (+14,6% a/a).

Il prezzo dei beni alimentari è salito del +21,1% a/a mostrando quindi un’accelerazione rispetto ad ottobre dove il valore era fermo al +20,3% a/a. In particolare, gli incrementi maggiori sono stati registrati nella categoria oli e grassi edibili (+41,5% a/a), latticini e uova (+34% a/a), pane e cereali (+21,1% a/a) e verdure (+20,1% a/a).

Il dato di oggi sull’inflazione potrebbe servire da linea guida per la riunione della BCE programmata per giovedì 15 dicembre dove il consensus si attende un aumento da 50 punti base su tutti e tre i suoi tassi di riferimento (sui depositi, sui prestiti marginali e sulle operazioni di rifinanziamento).

Infatti, sebbene la crescita dei prezzi stia accennando un movimento discendente, è ancora presto per poter parlare di un reale allentamento delle pressioni inflazionistiche che rimangono comunque a livelli cinque volte superiori rispetto al target fissato dalla BCE (+2% a/a).

Previsioni sull’andamento del Germany 40

A partire da dicembre l’andamento del Germany 40 ha mostrato un lieve momentum discendente all’interno di un canale moderatamente ribassista. Dai minimi dell’8 dicembre i prezzi dell’indice tedesco hanno mostrato una reazione toccando un massimo oggi a 14.436 punti.

L’outlook rimane dunque rialzista - in linea con la tendenza del trend secondario iniziato lo scorso 30 settembre. In caso di superamento del limite superiore del canale ascendente, menzionato in precedenza, fissato a 14.442 punti, si potrebbero creare i presupposti per la realizzazione di un nuovo segmento rialzista con obiettivi ipotizzabili a 14.472, picco del 6 dicembre e 14.602, massimo del 1° dicembre.

Nel caso in cui queste condizioni non dovessero verificarsi, l’indice potrebbe raggiungere il primo supporto di 14.257 punti, bottom di ieri, mentre un ribasso aggiuntivo sarà dato dal cedimento del sostegno dei 14.200, minimo dell’8 dicembre.

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