Inflazione Germania al +7,9% in aumento rispetto alle previsioni

I risultati

Il dato sull’inflazione tedesca relativa al mese di agosto ha registrato un dato maggiore delle attese al +7,9% anno su anno, massimo da quasi 50 anni. Le previsioni stimavano un incremento del +7,8% a/a mentre il valore relativo a luglio è stato del +7,5%. La variazione mensile ha invece registrato un aumento in linea con le stime al +0,3% in ribasso rispetto ad un dato nel mese di luglio del +0,9%.

Al contrario il valore armonizzato agli altri paesi europei (così da renderlo paragonabile tra loro) ha toccato il +8,8% a/a in aumento rispetto al dato di luglio fermo al +8,5%.

Infatti, dopo un leggero calo nei mesi di giugno e luglio, le pressioni inflazionistiche sono tornate a salire fino a toccare livelli mai visti dal 1974.

I panieri di beni che hanno mostrato l’aumento maggiore sono stati quelli relativi agli energetici e agli alimentari che sono aumentati rispettivamente del +35,6% a/a e del +16,6% a/a.

Gli effetti sull’EUR

Alla pubblicazione dell’annuncio la coppia EUR/USD mostra molta volatilità che la porta da quota 1,0020 fino al livello di 1,0036 per poi retrocedere e tornare a 1,0014. Infatti, ora le aspettative sono per una politica monetaria più restrittiva da parte della Banca Centrale Europea che prevede di rialzare il costo del denaro di 50 o 75 punti base nella prossima riunione.

Anche la coppia EUR/JPY si dimostra reattiva alla pubblicazione sul dato inflazionistico tedesco con un leggero movimento al rialzo del +0,15% fino a 138,74. Infatti, il cambio rimane sui massimi dal 2015.

Movimenti minori per il cambio EUR/CHF che sale del +0,13% fino a quota 0,9742 al momento dell’annuncio per poi stabilizzarsi sui livelli di 0,9732.

Gli effetti sui mercati

Le principali piazze finanziarie europee reagiscono repentinamente all’aumento delle pressioni inflazionistiche tedesche con un calo dei principali indici azionari.

Al momento dell’annuncio, il DAX perde un massimo del -0,65%, il CAC 40 scende del -0,58% mentre il FTSE MIB arretra del -0,34% per poi recuperare parzialmente anche se gli indici sono complessivamente in verde con una performance del +1,39, +0,52% e +1,21%.

Le previsioni

L’inflazione tedesca ha mostrato un accelerazione nel mese di agosto nonostante le importanti misure prese dal governo per stemperare la crescita dei prezzi al consumo, tra cui sconti sui biglietti per i mezzi pubblici e un taglio sul prezzo del carburante.

In conclusione, crediamo che le pressioni inflazionistiche continueranno a rimanere elevate anche nel terzo trimestre 2022 a causa della crisi energetica che ha portato i prezzi di gas naturale e petrolio ai record storici. Le materie prime energetiche, infatti, sono una componente importante nell’inflazione da costi che attualmente sta affliggendo i paesi europei.

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